Angelo Piemontese, 41 anni, sagrestano della Cattedrale dal 1995
“Il mio primo ricordo della festa della Madonna è quello della preparazione dell’icona. Mio padre, Giuseppe, che è stato il sagrestano della cattedrale per trentatré anni, chiamava tutti noi, i suoi figli, e ci faceva assistere allo spostamento del quadro della Madonna dalla Cappella al baldacchino dietro all’altare. Quando mio padre è andato in pensione io ho preso il suo posto qui in Cattedrale, e posso dire che nel corso degli anni ho notato che la devozione è cambiata in meglio. Io sono sempre a contatto con la gente che frequenta la chiesa durante la novena, e ho constatato un aumento di presenze di persone che vengono a pregare la Madonna, anche tanti giovani. Il momento più emozionante della processione per me è quando salgo sulla loggia, quando il Vescovo pronuncia il discorso finale. Vedere tutta quella gente, la piazza gremita, è un’emozione così forte che ogni tanto mi scappa anche una lacrima”.