“I due attentati dinamitardi che hanno scosso la città nelle ultime ore meritano una risposta forte e netta da parte dello Stato. Foggia non può più essere ostaggio della paura né può continuare ad essere vittima di una criminalità che è tornata pericolosamente ad alzare il livello della sua azione. L’ho detto alla vigilia della visita della Commissione Parlamentare Antimafia e lo ribadisco con ancor più forza oggi: il Governo ha il dovere di prestare attenzione a quanto sta accadendo alla nostra comunità, disponendo interventi urgenti e straordinari.
Saranno gli inquirenti a fare chiarezza sull’accaduto. È però evidente che entrambi gli attentati hanno una chiara matrice estorsiva. Un fenomeno tragicamente in crescita, contro il quale non bastano più le parole ma occorrono adesso fatti ed azioni concrete. Prima la tentata rapina alla NP Service, condotta con tecniche militari, poi questa nuova ondata di attentati ad esercizi commerciali, passando per i sempre più numerosi furti in appartamenti della città.
Il tutto proprio a cavallo della visita della Commissione Parlamentare Antimafia. Non è più possibile stare a guardare. Non è più possibile anche per le Forze dell’Ordine, che colgo l’occasione per ringraziare per il difficile e importante lavoro che compiono ogni giorno, tentare di combattere ed arginare questo vero e proprio assalto dell’“antistato” con uomini e mezzi ridotti ed insufficienti”
La richiesta del primo cittadino è dunque quella di una immediata riunione del Comitato per l’Ordine Pubblico e la Sicurezza. “Solo poche settimane fa con il Prefetto Latella ed i vertici delle Forze dell’Ordine abbiamo discusso di questa situazione ormai al limite dell’emergenza. L’efficacia dell’impegno delle istituzioni, tuttavia, è vincolata al grado di sensibilità che il Governo ed il Ministero dell’Interno avranno nei confronti della realtà di Foggia. Una realtà difficile, i cui problemi sono peraltro noti da tempo al Viminale. La nostra città, purtroppo, sta diventando tragicamente un caso nazionale. È tempo che a Roma se ne prenda atto e si forniscano risposte di carattere operativo” prosegue il primo cittadino.
Landella aggiunge e conclude: “L’appello che rivolgo ai parlamentari eletti in provincia di Foggia, ma più in generale a tutti i deputati e senatori eletti in Puglia, è quello di portare a Montecitorio e a Palazzo Madama la nostra necessità di essere sostenuti. Non possiamo combattere questa battaglia da soli. Le istituzioni del territorio, le organizzazioni di categoria, le associazioni e la parte sana della città stanno facendo la loro parte per costruire un fronte comune contro l’illegalità e contro questa nuova fiammata di violenza della criminalità. Il Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, ha ora l’obbligo di occuparsi di un’emergenza che i suoi uffici conoscono e di dimostrare concretamente che lo Stato è accanto ai cittadini di Foggia”.