I Campioni d’Italia di Calcio a 5 Special Olympics sono manfredoniani. Il premio per il costante impegno quotidiano, fianco a fianco, dei volontari e dei ragazzi diversabili dell’associazione, ricevuti dal Sindaco.
Sono stati ricevuti dal Sindaco Riccardi, in Municipio, i Campioni d’Italia di Calcio a 5 nei Giochi Special Olympics della A.S.D. Disabili Delfino di Manfredonia. Già: campioni d’Italia. I nostri concittadini hanno conquistato questo titolo sbaragliando la concorrenza e lasciando agli avversari le briciole. I numeri parlano chiaro: sei vittorie su sei, miglior attacco e miglior difesa. E se ci fosse stato anche un titolo da assegnare alla squadra che meglio incarna i valori dello sport avrebbero potuto anche ambire a tale riconoscimento, considerata la sportività con cui gli atleti sipontini hanno affrontato gli avversari di turno senza mai infierire, ciò nonostante il netto divario apparso palese.
“Emozionante aver visto gli undici ragazzi che ci hanno rappresentato a La Spezia con la maglia verde da gioco che fu del nostro Manfredonia Calcio. La ricordavo con piacere – esordisce Angelo Riccardi – perché fu indossata nella vittoriosa trasferta a Lecco. Ora, però, è diventata ancora più bella e preziosa grazie ai campioni d’Italia della Delfino!”.
Un risultato sportivo inseguito con tutte le forze tanto dai ragazzi, quanto dal tecnico Luciano Armiento e dal presidente Vincenzo Di Staso. E’ una famiglia la loro. E’ una famiglia per l’affetto e la premura enorme che chiunque operi con la Delfino profonde. E’ una famiglia perché sono tanti i sacrifici che si sono dovuti compiere per essere presenti in quel di La Spezia, basti pensare che l’ultima partecipazione ad una competizione di carattere nazionale era avvenuta nel 2009.
Non vi era nulla di scontato nell’affermazione della Delfino e non è stato affatto semplice anche il solo reperire mezzi per raggiungere la città ligure che ha ospitato i campionati. Un pullmino da otto posti è stato offerto da don Luciano Vergura della Parrocchia San Carlo, ma non era sufficiente per trasportare tutti. Quando ormai la tentazione di rinunciare stava prendendo il sopravvento, il colpo di coda del tecnico e dirigente Armiento: mette a disposizione la propria auto, permettendo così il realizzarsi e concretizzarsi dello splendido risultato sportivo conseguito dai suoi e dai nostri ragazzi d’oro manfredoniani.
“Strano ed anacronistico che in una società come la nostra – aggiunge il primo cittadino – che tende alla globalizzazione e all’intercultura ci siano ancora fenomeni di discriminazione, di giudizio del diverso”. La nostra stessa identità procede di pari passo con quella dell’alterità, della diversità. Possiamo dire ‘io’ solo se contemporaneamente diciamo ‘altro’; è ovvia la diversità nella natura, nelle cose create dall’uomo e, quindi, dovrebbe essere ovvia la diversità fra gli uomini stessi.
“Sta a noi dare la possibilità alle persone con disabilità di diventare soggetti socialmente attivi e ciò che realizza quotidianamente la A.S.D. Delfino è encomiabile e meritorio. E’ imprescindibile che si abbandoni l’idea dell’assistenzialismo e si guardi alle persone diversamente abili in maniera attiva, senza pietismo, ma come risorse positive della comunità. Non dovrebbe mai mancare – conclude il Sindaco – il rispetto e l’attenzione verso chi, da una posizione differente e svantaggiata, ci dimostra di essere in grado di insegnarci volontà e forza vitale. Doti che i nostri splendidi undici ragazzi d’oro, il tecnico ed il presidente, mettono a disposizione di tutti, sommessamente. Sta a noi saperli osservare, ascoltare e prenderne esempio. Grazie a quanti hanno concorso a quest’impresa: Manfredonia è fiera di voi”.
Matteo Fidanza
Ufficio Stampa e Comunicazione – Città di Manfredonia
Salve a tutti dalla terra ligure.
Sono stato testimone e tifoso dell’impresa dei ragazzi nello scorso mese di giugno. Confermo quanto detto nel precedente articolo, sono ragazzi che hanno dimostrato, oltre alle indubbie capacità sportive, anche splendido spirito agonistico, sociale e di gruppo. Hanno affrontato le sei partite con assoluta determinazione, sempre con il sorriso sui loro volti, la battuta sempre pronta, incoraggiamenti per gli avversari e la necessaria sicurezza dei propri mezzi. Complimenti a tutti e personalmente approfitto di questa circostanza per ringrazziarli della loro correttezza ed amicizia dimostrata durante la loro permanenza nel “mio reparto”.
Un saluto a tutti.
Giuseppe LAURIOLA
per chi non conosce la Delfino Manfredonia, potrebbe facilmente gioire per questo risultato. Personalmente invece posso solo rammaricarmi, non per il risultato, ma per quello che rappresenta, un grande urlo nel deserto.
Questi ragazzi, i tecnici, i dirigenti, i volontari, i genitori hanno dimostrato da anni di essere la più grande realtà sportiva di tutti i tempi della nostra città. Da decenni tutti i ragazzi di Manfredonia che si allenano con sudore e fatica sotto le sapienti direttive dei loro tecnici non hanno avuto avversari in tutte le competizioni sportive che si sono presentati. Calcio, Atletica, pallacanestro. Ancora oggi persiste il record della staffetta 4×100 composta da grandi atleti come Tomaiuolo Gildo, Falcone Stefano ed altri. purtroppo nella nostra città spesso venivano presi in giro e non rispettati come gli è dovuto! al ritorno di eventi mondiali in America, Irlanda, Roma i nostri atleti vivevano momenti tristi, accolti e osannati come campioni e dopo due giorni completamente dimenticati. Ora voglio tornare a ricordare una mia idea di qualche settimana fa, urlo ai prossimi politici che governeranno la nostra città molto si è fatto, ma moltissimo si deve fare. Un unico organismo che coordini questi ragazzi, tecnici e volontari per piegare il Mondo sportivo ai piedi di questa grande realtà presente nella nostra città.
i campioni non hanno “nome e cognome” o sono “diversabili” o “soggetti socialmente attivi” o nel migliore dei casi “splendidi ragazzi d’oro”; ma quaki sono i loro nomi? chi sono? Il signor sindaco, il tecnico il presidente e il prete quelli si che si affermano con il loro nome e cognome (evidenziato). Complimenti a quei ragazzi capaci di lottare e vincere anche contro le amnesie e i pregiudizi.