Ombrelloni aperti a settembre e ottobre in Puglia, per battere il maltempo e la crisi economica che hanno ridotto le presenze turistiche questa estate. “L’idea” è del presidente del Consiglio regionale della Puglia, Onofrio Introna, che ha scritto agli assessori regionali al demanio, Leonardo Di Gioia e al Turismo, Silvia Godelli per proporre l’allungamento della stagione balneare nelle spiagge.
“Un anno da dimenticare, che potrebbe trasformarsi un 2014 esemplare se il meteo dovesse stabilizzarsi, regalandoci il settembre estivo e le settimane di caldo ottobrino che caratterizzano l’andamento climatico pugliese”, osserva Introna.
A Pesaro ci hanno pensato per primi, seguiti dalla Versilia, nel Tirreno. A maggior ragione “il progetto potrebbe funzionare” nel Mezzogiorno adriatico. Si tratta di autorizzare le spiagge a restare attive almeno fino al 30 settembre ed oltre, per recuperare le giornate di mare perse nei mesi precedenti.
“L’inclemenza delle condizioni meteo dell’estate pugliese avversata dal cattivo tempo, in aggiunta agli effetti della crisi economica, ha causato una pesante riduzione delle presenze turistiche”, fa rilevare il presidente del Consiglio. A giugno e luglio il calo in Puglia è stato del 30% ed ha penalizzato il fatturato degli operatori turistici e delle vacanze.
“Davanti all’eccezionale avversità climatica e alle difficoltà dei bilanci familiari, che hanno scoraggiato molti vacanzieri anche nelle settimane di agosto caratterizzate dal caro prezzi d’alta stagione” il presidente Introna chiede agli assessori se non ritengano “opportuno prorogare
al 30 settembre l’esercizio delle attività balneari e delle strutture turistico-ricreative collegate. E di consentirla anche ad ottobre, per gli operatori che volessero avvalersi di questa facoltà”. L’apertura obbligatoria degli stabilimenti balneari è fissata dal quarto sabato di maggio alla seconda domenica di settembre dall’ordinanza vigente della Regione Puglia (Area finanza e controlli del Servizio demanio e patrimonio).
La decisione andrà assunta, “previa intesa con l’ANCI, in rappresentanza dei comuni costieri, il Corpo delle Capitanerie di Porto, il Sindacato balneari e le Associazioni di categoria degli albergatori ed operatori turistici”. Nell’eventualità di “un auspicabile allungamento della stagione turistico-balneare”, anche nell’ottica di una politica mirata alla destagionlizzazione, così come il nostro clima consente Introna suggerisce di fornire “tempestive informazioni al pubblico e in particolare ai tour operator italiani e internazionali, in merito al dettaglio delle spiagge che resteranno aperte ed alle iniziative culturali e locali in programma nello stesso periodo nel territorio circostante”.
Mi pare giusta la proposta. Anche se andrebbe fatta ogni estate a prescindere dalla situazione verificatosi quest’anno.
Il problema di fondo e che bisogna farglielo capire a questi pecoroni
che gestiscono “loro li chiamano Lidi” ma a me sembrano delle schifezze
di fogna ,mal gestiti e mal a vedersi in quanto mi sembra tutto lasciato andare.
In questo caso dovrebbe re intervenire le autorità preposte per rendere decoroso il tutto affinché si possa attirare turisti e finalmente dare dignita’ al nostro paese(letteralmente abbandonato a se stesso)