Sin dall’inizio dell’estate abbiamo cercato di mettere in evidenza la riorganizzazione del 118 nel territorio di Manfredonia. Fortemente criticata, in primis dagli addetti ai lavori, da quegli operatori che sulle ambulanze ci lavorano. Una autoambulanza a Manfredonia ed un’ambulanza ed un’automedica a Mattinata sono troppo poche per un territorio vasto come il nostro. Encomiabile l’abnegazione degli operatori che intervengono in quei momenti in cui la vittima rimane indifesa e trova solo in questi uomini e donne, un’ancora di salvezza. Per ridurre le spese e sanare lo scempio compiuto nelle casse della sanità pugliese ci posso chiudere il reparto di ostetricia, possono ridurre l’efficienza di altri reparti, ma i soldi per il primo soccorso sono sempre ben spesi. La politica su questo fronte pare davvero ferma. Magari un defibrillatore giunto per tempo non avrebbe salvato la vita del nostro concittadino Leonardo o magari sì, la questione è che le ambulanze sono troppo poche e questo lo sapevano anche i muri. Altro aspetto importante è la totale assenza di un presidio di primo intervento nei pressi nella popolosa spiaggia di Manfredonia. Oggi che la famosa legge sulla sicurezza 626 prevede e cerca di prevenire qualsiasi tipo di infortunio, si permette di dotare gli stabilimenti balneari della sola cassettina di pronto soccorso, con la quasi totale assensa anche di altoparlanti necessari per informare su comunicazioni di emergenza. La morte di un grandissimo uomo come Leonardo Bottalico che di grande aveva il suo spirito umile ed il suo grande rispetto per il mare che amava accarezzare con le sue forti braccia, sia un momento di riflessione per noi ma soprattutto per chi organizza e gestisce la sicurezza ed il primo soccorso, poichè anche un grande cuore come quello di Leonardo può fare i capricci all’improvviso e in quel caso qualcuno deve dargli una mano e subito.
Raffaele di Sabato
Perché in questo paese ci si ribella solo verbalmente , quando accadono eventi tragici . Dove era la popolazione quando si manifestava contro lo scempio che l’ex assessore compiva nei confronti del ‘ospedale ,del servizio territoriale ,e del 118. Dove erano quando si chiedeva l’immediata attuazione del piano di riordino ospedaliero e delle nuove postazioni del 118 , ” ben 3 una a Siponto ,una al Centro della città una a Monticchio , almeno nel periodo estivo , dove la popolazione con l’arrivo dei turisti raddoppia ” . Non serve lamentarsi verbalmente solo dopo eventi tragici. Bisogna agire prima , con i fatti e fare in modo che questi eventi, siano solo un eccezione e non una routine.Inoltre è importante che gli organi competenti obblighino i stabilimenti balneari ad avere oltre a kit di primo soccorso , un defibrillatore automatico e bagnini specializzati con corsi di BLSD.
Caro Antonio,
vorrei farti presente che quando si parlava del ridimensionamento dell’ospedale di Manfredonia, sai cosa c’era affisso ai pali che circondano il nostro nosocomio?
“Salviamo il Manfredonia Calcio” ed anche “Via Mr Cinque dal Manfredonia”…
Di queste cose si preoccupa la nostra cittadinanza.
Per carità nulla da ridire, il manfredoniano quando si mobilta sa ottenere quello che vuole, ma le priorità sarebbero state altre…
Di cosa stiamo a parlare…
la colpa e ddell nostro presidente della ragione checi ha tagliato …..
Una preghiera : potreste cambiare lo sfondo del sito?
Sinceramente, ho grandissima difficoltà a leggere le notizie.
Grazie,
Cordiali saluti,
frengo
A fronte di un ospedale ridimensionato, minimo dovrebbe essere presente un Pronto Soccorso efficentissimo…. altrimenti chi gestisce la sanità non ha capito niente sulla Servizio Sanitario Nazionale che è basato prima di tutto sulla prevenzione, sull’immediatezza dell’azione sanitaria e in ultima analisi sulla cura e degenza.
Se i soloni che ci dovrebbero aiutare hanno impostato la sanità su altri parametri, tra l’altro necessari per far fronte a tanti anni di ruberie in detto settore, vuol significare la vita umana di noi comuni cittadini, è basata solo sui numeri e non sul pragmatismo utile e necessario per la salvaguardia della vita umana. Un encomio è dovuto a tutti i medici intervenuti sulla disgrazia capitata al povero Leonardo, che hanno potuto fare solo quello che la loro scienza e coscienza, il loro altruismo di mani nude gli è stato possibile fare…. purtroppo vanamente.
Avere un ambulanza a Manfredonia per fornire assistenza immediata e’ un obbligo. Chi deve provvedere lo faccia subito
La 626 è stata sostituita nel 2008 dal TU in materia di sicurezza e salute sul luogo di lavoro, il D. Lgs. 81 del 9/04/2008 😉 Saluti
Voglio spendere poche parole, perché si ripetono ogni anno le stesse cose . Nessuno si é mai chiesto come mai a Vieste per il periodo estivo sosta l’elicottero del 118 della provincia di Foggia .Cioè un elicottero che é di tutti non solo di Vieste , dovrebbe stare a Foggia, invece no tutte le mattine va a Vieste e la sera rientra a Foggia .Tutto questo ci costa Euro 1500 al giorno senza aver soccorso nessuno. Come dicono a Bari “Mocc alla cris” . Senza poi parlare della spesa sulla sanità che noi tutti paghiamo per le Isole Tremiti , non posso citarli perché ci sono troppi zeri. Quindi direi che con le stesse spese, a voglia di ambulanze e defibrillatori.E facile dare colpa ai poveri operatori che sui soccorsi ci mettono l’anima. Amministratori, politici, e chi può fare più di noi semplici cittadini che oltre a pagare le tasse ci possiamo trovare in situazioni simili. Ridimensionate le spese e distribuite le risorse di emergenza sanitaria in modo equo, l’afflusso estivo non c’è solo a Vieste ed Isole Tremiti. Sentite condoglianze alla famiglia di LEONARDO.