La Serie D anche per la stagione 2014/2015 si conferma sempre più il vero Campionato d’Italia con 166 squadre rappresentanti tutte le regioni, nessuna esclusa. Biancoscudati Padova e Robur Siena sono state ammesse in soprannumero secondo l’articolo n.52 delle Norme Organizzative Interne della F.I.G.C. mentre l’Arzachena, in testa alla graduatoria dei ripescaggi, è stata integrata nell’organico per raggiungere un numero pari di partecipanti al Campionato. Sette gironi su nove sono composti da 18 squadre, quelli A e D invece sono formati da venti sodalizi. Il Dipartimento Interregionale nonostante la varietà delle società che compongono il mosaico della Serie D è riuscito a raggruppare i club secondo logica regionale ad eccezione di quelli più numerosi. I sodalizi di Lombardia e Veneto che contano rispettivamente 19 e 17 squadre sono stati divisi in più gironi.
Oltre alle decine di piccole località che sono da sempre la forza della Serie D in questa stagione saranno rappresentati nel massimo campionato dilettantistico ben tre capoluoghi di regione e ventidue di provincia. Trieste, Campobasso e Potenza avranno i rispettivi club come alfieri regionali. Possiamo aggiungerci anche Astrea e Hinterreggio per mero valore simbolico perché rappresentanti quartieri di Roma e Reggio Calabria. I ventidue capoluoghi di provincia sono lo specchio di una Serie D che si dipana da nord a sud, da est a ovest senza soluzione di continuità. Asti e Cuneo nel Piemonte, Lecco per la Lombardia, Belluno, Padova e Verona per il Veneto, Piacenza e Rimini per l’Emilia Romagna, Massa, Arezzo e Siena per la Toscana, Chieti per l’Abruzzo, Viterbo per il Lazio, Olbia e Nuoro per la Sardegna, Andria, Brindisi e Taranto per la Puglia, Agrigento per la Sicilia.
Contando solo i capoluoghi di regione e provincia la Serie D può contare su un bacino potenziale di quasi due milioni e mezzo di tifosi. I centri più noti sono inseriti nei gironi con le decine di località meno popolose che sono la spina dorsale della D. Realtà diverse per portata demografica ma sullo stesso piano per capacità organizzative che daranno vita a sfide che rappresentano al meglio l’Italia calcistica. Il via del campionato è fissato per domenica 7 settembre, i quattro fuoriquota da schierare in campo dovranno essere uno del ’94, due del ’95 e un calciatore del ’96.
I club della D divisi per regione: Abruzzo 5, Basilicata 2, Calabria 5, Campania 14, Emilia Romagna 12, Friuli Venezia Giulia 5, Lazio 14, Liguria 5, Lombardia 19, Marche 10, Molise 3, Piemonte Valle D’Aosta 12, Puglia 9, Sardegna 5, Sicilia 6, Toscana 13, Trentino Alto Adige 3, Umbria 7, Veneto 17.
Nessuna particolare novità per quanto concerne il Manfredonia, inserito nel girone H assieme alle altre 8 rappresentanti pugliesi (Brindisi, Monopoli, Taranto, San Severo, Bisceglie, Grottaglie, Gallipoli ed Andria), alle 2 lucane (Francavilla e Potenza) ed a 7 formazioni campane, nello specifico Pomigliano, Gelbison, Puteolana, Cavese, Scafatese, Real Trentinara e Arzanese.
Girone H: Francavilla, Rossoblu Potenza, Pomigliano, Gelbison Vallo della Lucania, Puteolana Internapoli, Cavese, Scafatese, Real Trentinara, Arzanese, Città di Brindisi, Monospolis, Bisceglie Donuva, Taranto, San Severo, Manfredonia, Ars Et Labor Grottaglie, Gallipoli, Fidelis Andria.