La Polizia di Cerignola, ha notificato un’ordinanza di Custodia Cautelare, agli arresti domiciliari, per Massimiliano Mancini, 37 enne, per stalking nei confronti di una ragazza, con la quale aveva avuto una relazione sentimentale.
La relazione fra i due giovani, iniziata circa 3 anni fa, si era interrotta, per incompatibilità di carattere, nel mese di marzo 2013, per volere della donna.
Da questo momento, l’uomo aveva cominciato a perseguitare la donna, seguendola, contattandola telefonicamente, nonché mediante l’utilizzo dei più famosi social – network, utilizzando falsi nick-name per non essere riconosciuto.
Già nel mese di gennaio 2013, la ragazza ha denunciato presso il Commissariato di Polizia di Cerignola, un’aggressione dell’ex compagno, in suo danno, e di un suo amico, il quale la stava accompagnando a casa, proprio per il timore di essere aggredita.
Mancini ha dapprima tentato di baciare la donna, poi ha aggredito l’uomo, che ha poi dovuto ricorrere alle cure in ospedale. Solo due giorni dopo, una volante è intervenuta in via Nizza, su richiesta della donna, la quale ha dichiarato di essere stata contattata da Mancini, con alcuni sms, chiedendole un incontro per dei fantomatici chiarimenti in merito al loro rapporto: contatto evitato grazie all’intervento degli agenti di polizia.
Lo scorso settembre Mancini, che si diceva cambiato nel carattere e volenteroso di un rapporto normale, e la ragazza hanno riallacciato i rapporti e ricominciando la loro relazione. La storia però si interrompe nel marzo 2014.
A seguito della decisione della donna, Mancini, da una nuova utenza telefonica, ha iniziato nuovamente a molestare la giovane con continue telefonate di minaccia, insulti, squilli, a qualsiasi ora del giorno e della notte ed alle quali la donna talvolta, era costretta a rispondere nella speranza che questi placasse la sua ira.
La ragazza ha cambiato numero telefonico, cercando di tenerlo, il più possibile, segreto e per questo motivo, bersaglio delle minacce dell’ex compagno della donna sono diventati i genitori della giovane, sulle cui utenze cellulari, iniziavano ad arrivare tantissime telefonate anonime, mute, ovvero solo squilli, a qualsiasi ora, del giorno e della notte.
Tutto andava avanti fino al 27 aprile 2014, quando, gli uomini della Squadra Volanti, è intervenuta presso un noto bar di Cerignola, dove la giovane ragazza, era stata aggredita da un giovane a lei nota.
Tempestivamente sul posto, alla volante è stato riferito dalla ragazza, di essere stata avvicinata dal suo ex fidanzato, con l’intenzione di discutere del loro rapporto ma all’ovvio diniego della donna, Mancini l’ha minacciata di morte “Se non torni con me ti ammazzo, ti sparo in bocca, chiama pur la polizia, io vado in galera ma tu muori”
Mancini l’ha poi strattonata per un polso, e poi ha tentato la fuga quando sì è accorto che l’ex compagna aveva cercato di contattare la polizia.
Il culmine viene raggiunto il 13 giugno allorquando nei pressi di via Curiel, la donna è stata sorpresa da Mancini, il quale inizia a chiederle se si vedesse con altri ragazzi, dicendole che la seguiva ovunque tanto da indicarle i momenti di una serata in discoteca, di qualche giorno prima, circostanza peraltro vera.
La reazione di indifferenza – apparente, ma di fatto di profonda paura, così come riferito dalla giovane – ha fatto innervosire faceva innervosire Mancini: l’uomo ha afferrato per il braccio la donna nel vano tentativo di toglierle il cellulare che aveva in mano, in modo da controllare con chi effettivamente si sentisse la donna, gridando: “dammi il telefono, fammi vedere con chi ti senti”.
A questo punto, dopo essersi accorto della gente intervenuta in difesa della ragazza, Mancini è fuggito continuando però a minacciare l’ex compagna.
Alla luce di queste minacce e di altre vessazioni, la donna ha denunciato il tutto presso gli uffici del Commissariato di Polizia di Cerignola i quali, di fronte ad elementi oggettivi riguardanti i maltrattamenti e le minacce, hanno richiesto all’autorità giudiziaria l’emissione di Ordinanza di Custodia Cautelare ordinando agli operatori della Polizia di Stato di sottoporre Massimiliano Mancini agli arresti domiciliari.