Ancora una volta l’apertura del teatro Giordano è slittata a data da destinarsi, ma in molti sperano riapra per marzo, forse sotto l’elezioni comunali” commenta Alfonso Fiore, presidente del Movimento Nuova Voce. “Siamo molto amareggiati per questo ennesimo slittamento e non riusciamo a capire come mai non si riesce a trovare una valida soluzione dato che ormai sono moltissimi anni che si rimandano sempre i lavori”.
L’amministrazione comunale ha provveduto, lo scorso 7 novembre, all’affidamento provvisorio dei lavori di completamento dell’adeguamento a norma del teatro comunale all’impresa, per un importo di 266.121,50 euro, oltre gli oneri della sicurezza, già finanziato dall’assessorato al Bilancio.
“Il teatro Giordano è il simbolo della città di Foggia e se nessuno riesce a farlo riaprire come si può pensare di poter farla rinascere? Il sindaco di Foggia Gianni Mongelli, lo scorso mese di settembre, aveva dichiarato “Mi ricandido solo se riapriamo il teatro”, boom viva la menzogna. Siamo stanchi delle promesse, vogliamo i fatti ma questa volta quelli concreti”.
In questa città ormai va tutto a rotoli. Non solo Mongelli è riuscito a non mantenere la sua parola data per l’apertura del teatro Giordano, ma in questa nostra città anche altri teatri sono ormai alla merce del degrado e dei vantali come il Teatro Mediterraneo e Oda Teatro – commenta Fiore – che non riusciamo a capire perché è chiuso.
Siamo all’inizio degli spettacoli teatrali e la gente ha voglia di cultura, ma a Foggia questo non è possibile, il più vicino teatro lo troviamo a 18 km da foggia in una bella cittadina della Provincia di Foggia (Lucera). Non vogliamo essere una città di serie D vogliamo essere i primi in tutto come un vero capoluogo di Provincia la gente è stanca, ma l’amministrazione continua a fare i propri comodi e non riesce ad ascoltare i cittadini in difficoltà, conclude – Fiore –
