In totale 971 le istanze ammesse all’istruttoria e 762 sono coloro che hanno ricevuto il beneficio. La lettura delle domande e le istruttorie delle istanze permettono di ricavare numerosi dati e notizie sulla vulnerabilità sociale della nostra città.
Circa mille sono state le domande di contributi straordinari presentate presso il Servizio Sociale della Città di Manfredonia. La lettura collegiale di tutte le domande e le istruttorie delle singole istanze permettono di ricavare numerosi dati e notizie sulla vulnerabilità sociale della nostra città. “Una conoscenza che si somma a quella dell’ascolto diretto di centinaia di persone, che avviene quotidianamente grazie al prezioso e silenzioso lavoro delle assistenti sociali”, commenta il Sindaco Riccardi.
Nel solo anno 2013 sono state registrate 5.000 presenze e richieste di colloqui ai Servizi Sociali. Se aggiungiamo tutte quelle non registrate, le mail, le telefonate, forse il numero non è lontano dal doppio. Nel Piano sociale di zona c’è una descrizione chiara delle difficoltà delle famiglie, delle nuove povertà, la drammatica situazione dei giovani senza lavoro, dei nuovi bisogni di cura.
La gran parte delle domande sono state presentate alle assistenti sociali e quindi sono frutto di colloqui e conoscenza diretta. Una parte esigua è stata consegnata direttamente al protocollo. Anche per queste i richiedenti sono stati invitati in ufficio o sono stati raggiunti tramite telefonate.
In totale 971 le istanze ammesse all’istruttoria (oltre 50 quelle non ammesse perché giunte in ritardo) e 762 sono coloro che hanno ricevuto il beneficio, con una spesa complessiva per il nostro Comune di 170.743 euro. Tra i richiedenti aumentano i giovani: 119 di questi appartengono alla fascia d’età che va dai 18 ai 30 anni; 488 dai 31 ai 50 anni; 252 dai 51 ai 65 anni; 112 oltre i 65 anni. I nuclei familiari sono 427. In aumento e con crescenti difficoltà le famiglie monogenitoriali: sono 138, quasi esclusivamente donne nubili con prole e donne separate (quasi sempre senza mantenimento o con mantenimento irrisorio).
Alcuni dati sono preoccupanti. In primo luogo la difficoltà di molte famiglie nel pagamento dell’affitto casa. Sono 150 i nuclei familiari che sono ritornati nelle famiglie di origine. Le persone sole sono oltre 180. Precisamente 79 donne e 104 uomini. In aumento i nuclei che vivono nelle campagne (prevalentemente nei poderi di Siponto).
“E’ una città che soffre – dice l’Assessore Paolo Cascavilla -. Per il lavoro innanzitutto. Le situazioni più gravi sono quelle dei disoccupati intorno ai 50 anni e delle coppie giovani. Molte di queste hanno contratto il mutuo, qualcuno ha già perso la casa. Si tratta di persone che lavoravano e avevano conquistato una stabilità e un equilibrio e in breve tempo devono fare i conti con una fragilità economica dalla quale non vedono via d’uscita. In questi casi – continua Cascavilla – servono misure di inclusione attiva. Qualche coppia rinuncia anche ad avere figli. Ma ci sono esempi importanti di solidarietà familiare. Molte donne sole vivono in case messe a disposizione gratuitamente dai parenti. Ci sono non pochi casi di nonni che mantengono con sistematicità gli studi universitari dei nipoti, dal momento che i genitori o sono separati o vivono momenti di difficoltà. Abbastanza consueto è l’aiuto economico o in beni alimentari”.
Accanto al lavoro che non c’è , bisogna registrare forme di nuovo sfruttamento. Si offre lavoro in nero, spesso sottopagato. ‘Tanto stai senza far niente’, si dice. La crisi non colpisce tutti allo stesso modo e vi è anche chi trae vantaggi.
Matteo Fidanza
Ufficio Stampa e Comunicazione – Città di Manfredonia
Al lavoro dipendente del nord rispondo con un “ci avete rotto le scatole con la solita storia delle tasse……vorrei ricordarti che ovunque ci sono i disonesti e, come diciamo noi, i mazzangan. Ai servizi sociali invece vorrei consigliare di dedicare più tempo al controllo degli aventi diritto . Poi vorrei tanto sapere come fate a dare il sussidio ad un 18 enne e non ad una famiglia disoccupata con figli?
Intanto iniziate a pagare le tasse….poi lo so che i disonesti sono ovunque, ma questo discorso non autorizza tante e tante persone a lavorare in nero…
SENZA PAROLE ci rimango io tutte le volte che vengo a Manfredonia e parlo con gente che lavora solo in nero e dice che ha l’aiuto dal comune perchè ha figli piccoli e io lo guardo e gli dico “cioè ti aiuto io” e si perchè contribuisco anch’io.
SPECIFICO che sono andato via da Manfredonia perchè, dopo una laurea in Economia, non accetto di lavorare senza contratto. E’ un’offesa alla mia dignità.
Posso capire uno che ha perso il lavoro da ingaggiato e aveva un mutuo sulle spalle. Ma c’è gente che non sa cosa significa la paola ingaggio e hanno famiglie sulle spalle…mi spiegate come fanno?….ci pensa Gesù Cristo o ci pensa chi paga le tasse lavorando altrove e vede la famiglia 2 volte l’anno. Qua ti ammazzano di tasse (lavoratore dipendente del Nord, originario di Manfredonia)
Ma che è? La gente manco li vuole i contratti….controllate la gente….lavorano in nero, poi vanno ai servizi sociali e piangono per spillare soldi….
E’ una mancanza di rispetto per tutti quegli italiani che vanno al Nord o fuori dall’Italia a cercar lavoro. Meglio restare al Sud, ti fai i cavoli tuoi e il Comune paga. E poi sta gente si arrabbia se vede che aiutano gli extracomunitari….voi siete uguali!!!!
E’ tutto uno scatafascio….. Aspettando la venuta di un nuovo Messia che trasformi i pochi pesci e pani alla sempre maggiore moltitudine di affamati… dobbiamo anche confidare, nel frattempo, che chi ci governa si ravveda di tale situazione e risolva i problemi non solo dei Senatori ed altre amenità “Istituzionali”… che non danno, anzi tolgono, il pane ai comuni cittadini…. affamati.