Il Gargano in bicicletta: la pedalata dei sindaci e le bici della Varrecchia

Una festa per la bicicletta. Un omaggio al velocipede tra i simboli di eccellenza dell’estate. A tributarglielo l’Ente Parco del Gargano che ha riempito delle due ruote i maggiori centri del promontorio compreso Manfredonia che del Parco fa parte marginalmente. E proprio  la città del golfo, l’intraprendente presidente dell’Ente Parco, Stefano Pecorella, ha scelto per la grande festa in onore delle due ruote tecnologiche in quanto dotate di meccanismo ecologico che assiste la pedalata per facilitare le passeggiate degli utenti, turisti in primo luogo. Una celebrazione del bikesharing parckinbici, il sistema che consente di utilizzare la bicicletta giusto il tempo di una passeggiata, prelevandola e lasciandola dove si vuole.

E per esaltare e pubblicizzare il parkinbici, Il Parco ha organizzato un grandioso spettacolo musicale allestito al Largo Diomede, animato da numerosi artisti di “livello nazionale” appositamente arruolati dall’Ente Parco. Uno show brillante seguito dal generoso pubblico manfredoniano che non se ne perde uno anche perché gratuiti, e “ospiti estivi”, che si è inserito autorevolmente nel cartellone degli spettacoli di questa estate segnalandosi come tra i più accattivanti (e in qualche modo dimostrativo). Intervenuti d’obbligo, col presidente Pecorella, i sindaci delle varie città garganiche ove sono state istallate le postazioni del parkinbici.

Certo fa piacere vedere come per una bicicletta si è fatta tanta e costosa festa. Il pensiero di tanti è volato a quella più fastosa e più seguita che certamente sarà allestita per l’inaugurazione di una attività di lavoro serio o di una importante opera pubblica. Mancando riscontri concreti la si può solo immaginare o sognare. Ma non si sa mai.

Spettacolo nello spettacolo, la passeggiata, in sella alle due ruote, dei sindaci scortati da un codazzo di ciclisti. Una pedalata simbolica naturalmente, ma ugualmente faticosa anche se assistita. Una immagine che ha indotto la gente a immaginare, sognando ad occhi aperti, i sindaci impegnati a pedalare con cipiglio sulle strade, certamente impervie, dei problemi che affliggono la città e i cittadini e tagliare trionfanti il traguardo. 

Nel gruppo dei ciclisti pare ci fosse anche l’assessora Varrecchia che tanto si è battuta al grido “non mollo”, per l’uso delle biciclette messe a disposizione dal Comune distribuite in varie postazioni nella città. Anch’esse fanno capo al sistema bikeshering, ma ne sono l’espressione più terra-terra, senza nessuna assistenza. La bicicletta povera rispetto a quella ricca assistita. Ma non è solo il supporto tecnologico a differenziarle: c’è anche la procedura di accesso al servizio alquanto più complicato naturalmente per quella “povera”. Tant’è che quelle bici “povere” non le ha utilizzate quasi nessuno: abbandonate a fare misera e indecorosa mostra di sé. L’assessora aveva annunciato di affidarle in gestione, previo specifico protocollo, all’Agenzia del turismo oberandola così di altro impegnativo lavoro. Non ha fatto però sapere più nulla circa il protocollo né tanto meno l’organizzazione del servizio. Seguendo quell’ormai consuetudine radicata e generalizzata di fare proclami, annunci e via dicendo, senza poi dare riscontri, documentati, dei risultati ottenuti. Che attendiamo.

Michele Apollonio