'Ciao Filippo': il saluto del sindaco Riccardi per il Dr. Vaira

Non si è mai realmente pronti dinanzi alla morte, non ci si aspetta mai che le persone che conosciamo ed a cui siamo affezionati ci lascino all’improvviso. Stamattina di buon’ora mi è stato comunicata la scomparsa di Filippo Vaira e mi risulta difficile, ancora più del solito, trovare parole che gli rendano i giusti meriti.

Sono ore che scavo nei ricordi che ci uniscono, nelle splendide emozioni vissute fianco a fianco, nella miriade di gioie che Filippo ha saputo regalarci. Non è un esercizio cercato, volontario, ma piuttosto i miei pensieri continuano ad andare ad un carissimo amico, un eccellente professionista, un grande uomo perché dotato di una dote preziosa e rara: l’umanità. Sono commosso e rattristato, mi si affollano nella mente e nel cuore i ricordi degli anni trascorsi insieme e continuo a stringerli a me tutti.

Cerco il suo sorriso: quello che ha sempre saputo dispensare a chiunque, quello che trasmetteva l’entusiasmo con cui viveva intensamente ogni istante e senza mai chiedere null’altro che non fossero sincerità ed amicizia. Quel sorriso con il quale ha vissuto con passione ed impegno, con cui ha saputo combattere autentiche battaglie, professionali e sportive, sempre con estrema lealtà.

Indissolubile il legame tra Filippo e la sua passione, la nostra passione: il Manfredonia Calcio. Non si potrebbe spiegare altrimenti la lunga militanza, con indosso i colori biancocelesti, come medico sociale. Anni ed anni durante i quali ha messo a disposizione degli atleti la sua professionalità e la sua umanità, infondendo ottimismo ai giocatori ed a chiunque avesse la fortuna ed il privilegio di conoscerlo. Ha sempre contribuito a tenere alto l’umore di dirigenti, tecnici, staff e calciatori, senza enfasi e con l’arte di chi sa “curare” con tutti i mezzi a disposizione.

Sono sempre stato affascinato dall’entusiasmo che ha saputo mettere in ogni cosa che faceva e mi manca già Filippo. Ora avrebbe saputo risollevarmi dal turbamento che provo e dal profondo dolore che non riesco a far sopire o che, forse, non voglio lasciar sopire.

Ho perso un amico speciale, abbiamo perso un uomo che ha fatto tanto per il calcio e per lo sport. Resterà sempre vivo in me il suo ricordo. Sempre.

Alla signora Silvana, ai figli Raffaele e Daniela, alla famiglia tutta esprimo le mie più sincere condoglianze. Filippo non vi lascerà nemmeno adesso e continuerà ad amarvi e nutrirsi delle gioie che saprete regalargli. Vi abbraccio forte con stima ed affetto.

 

Angelo Riccardi