Sabato 23 Novembre 2024

Il piromane del Parco del Gargano arrestato grazie alle telecamere

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Il Comando Forestale di San Nicandro Garganico Bis, ha arrestato ieri un trentaseienne di San Severo, Daniele Gianluca Mennella, responsabile di aver innescato  più incendi in località “Longara” nel comune di Serracapriola, all’interno del Parco Nazionale del Gargano. Il piromane, con l’accusa di incendio boschivo doloso, è stato fermato grazie alle telecamere, opportunamente mimetizzate nella vegetazione, dopo che gli inquirenti avevano documentato i primi episodi il 7 e il 14 giugno scorso.

Al fine di smascherare l’uomo, infatti, il personale della forestale aveva installato nuovi  apparati audiovisivi per monitorare la zona, e le riprese  hanno permesso  cogliere sul fatto il responsabile. Le telecamere hanno, infatti, ripreso l’uomo che si accostava col proprio veicolo al ciglio sinistro della strada, apriva lo sportello, si sporgeva all’esterno e con un accendino appiccava il fuoco alla fittissima vegetazione secca presente, allontanandosi subito dopo aver verificato la propagazione delle fiamme.

L’incendiario – che ha già precedenti penali e rischia ora una pena da 4 a 10 anni con l’aggravante che il reato è stato commesso in un’area protetta – era stato ripreso  anche il 19 luglio scorso mentre innescava l’incendio che è divampato in località contigue alle precedenti e che solo grazie all’intervento immediato della Forestale e dei volontari non ha provocato danni ingenti sia ai numerosi bagnanti che frequentavano il lido antistante il bosco, che ai veicoli in sosta nell’area interessata, scongiurando il pericolo per la pubblica incolumità in una zona di difficile accesso ed evacuazione, come è nella maggior parte del litorale garganico.

Si tratta di un arresto  molto importante per la provincia di Foggia, avvenuto esattamente a distanza di 7 anni dal devastante incendio di Peschici, di cui ricorre proprio oggi, 24 luglio, il dramamtico anniversario. Quell’incendio rimase impunito, non furono trovati responsabili, nonostante la puntuale e capillare attività investigativa. L’arresto di ieri è, pertanto, la riaffermazione dei principi di legalità ambientale, in un settore, come quello degli incendi boschivi, nel quale il fuoco viene ancora troppo spesso attribuito a fatalità o a cause fortuite, mentre si tratta di un delitto compiuto deliberatamente con la precisa volontà di arrecare un danno.

Dall’inizio dell’anno si sono verificati in Puglia 110 incendi boschivi, di cui 37 in provincia di Foggia, mentre nello stesso periodo dello scorso anno gli incendi erano stati 15. Anche se la stagione estiva si preannuncia ancora meno grave di altre sul fronte del fuoco non viene meno l’impegno dell’intero sistema antincendio, e, in particolare del Corpo forestale dello Stato che interviene con tecniche investigative sofisticate e supportate da strumenti tecnologici, che concorrono a superare le notevoli difficoltà del reato di incendio boschivo, perpetrato in ambienti naturali esterni, con facilità di accesso e di allontanamento, spesso in assenza di tracce rilevanti.

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Capitanata · News
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    Chi sa od ha visto li denunci alle autorità competenti.

    Oppure filmateli con i cellulari

    Antonio 25/07/2014 9:51 Rispondi
  • ma perchè non l’hanno lasciato nel rogo?

    demolitore 24/07/2014 22:37 Rispondi

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