Martedì 19 Novembre 2024

L’arte del gelato a Manfredonia

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Questo articolo viene pubblicato in una versione differente da quello pubblicato sul cartaceo. Grazie alle precisazioni di Pasquale Aulisa e Dino Clemente, e alle integrazioni di Giovanni Caratù, ai quali siamo grati, siamo in grado di fornirvi informazioni più precise e dettagliate.

Il Bar Castriotta anni 40

Il Bar Castriotta anni 40

D’estate non c’è niente di meglio di un buon gelato. La nostra città vanta storici artigiani in questo campo. Ma forse pochi ricordano che la tradizione gelataia e pasticcera a Manfredonia risale al lontano 1894, quando Adolfo Castriotta aprì la prima pasticceria-gelateria-torrefazione-confetteria all’angolo tra corso Manfredi e via Campanile. Non era l’unico punto vendita aperto da Castriotta; negli anni ’20 c’era (e ancora c’è) un suo chiosco anche davanti al Castello, dove si ballava e si potevano gustare dolci e gelati. Un altro punto vendita si trovava nello stabilimento La Sirenetta. Famoso per la sua cassatina, che all’epoca era a forma di cilindro, Castriotta per molti anni fu il punto di riferimento per chiunque dovesse organizzare feste, che allora si tenevano prevalentemente in casa.

Alla morte del capostipite Adolfo, prende in mano le redini suo figlio Vincenzo, che porterà avanti l’attività con grande successo fino a che un ictus lo bloccherà a soli sessant’anni. Sua figlia Elena, che lavorava alla cassa dall’età di sette anni, continuerà l’attività per qualche anno ancora, prima che essa venga venduta, negli anni ’80. E così, dopo quasi cento anni di attività, il nome di Castriotta sparisce dall’insegna di Corso Manfredi. Il bar passa nelle mani di Vito Giordano, pasticcere per il Bar Castriotta sin da giovanissimo, che lo ribattezza Bar Fantasy. Dopo qualche anno si sposta un po’ più avanti sul corso e nasce così il Café des Artistes.

Nel 1933 apre, nello stesso posto dove si trova oggi, il Caffè Aulisa. Ad aprirlo Pasquale Aulisa e Giovanni Prencipe dapprincipio, poi Aulisa costituisce una società con Lorenzo Clemente,  anche lui fine gelataio e pasticciere.

Da Pasquale l’attività passava a suo figlio Lorenzo, scomparso lo scorso anno, e dopo di lui al figlio Stefano. Il Caffè Aulisa segue la tradizione della gelateria artigianale italiana. È famoso per i gusti caffè, ricotta stregata, cioccolato fondente, torroncino, pistacchio; ma anche per la pasticceria e il caffè espresso. La Super Miscela Aulisa, appositamente studiata, è legata alla sua storia e alla sua tradizione. La Torrefazione Aulisa, luogo di culto per gli amanti del caffè, ha chiuso temporaneamente il punto vendita in Via Santa Chiara, ma le varie miscele di caffè, tanto amate dai manfredoniani, si possono ancora acquistare presso il Caffè Aulisa.

Aiutante di Pasquale nella gelateria Aulisa, per quasi vent’anni, fu il giovanissimo Tommasino Rinaldi, finché non decise di aprire un chiosco tutto suo in via dell’Arcangelo. Nasce così nel 1952 la gelateria Tommasino. Da sempre nello stesso punto, la gelateria Tommasino dal 2000 è passata nelle mani del figlio Giuseppe, che ha allargato la produzione con torte e preparazioni gelato di ogni genere, distribuite in bar e ristoranti, non solo in Italia ma anche all’estero. Giuseppe ha lavorato con suo padre fin da bambino e, pur non avendo fatto studi specifici, grazie all’esperienza di tanti anni di lavoro con Tommasino, riesce a realizzare preparazioni sempre nuove.

Il primo chiosco di Tommasino

Il primo chiosco di Tommasino

Fine anni ’20 inizio anni ’30, Luigi Fabiano a seguito della conquista dell’impero italiano apre il Bar Impero, nello stesso periodo arrivava la ferrovia in Piazza Marconi. La famiglia Fabiano ha gestito questo bar per oltre sessant’anni anni, fino alla fine degli anni ’60, oggi invece è gestito dalla famiglia Troiano. Nel 1951 Salvatore Fabiano, figlio di Luigi, apre un chiosco, della stessa tipologia di quello di Tommasino, probabilmente realizzato dallo stesso artigiano. Il chiosco si trovava, e si trova ancora, in quello che allora si chiamava Viale Sipontino di fronte al frequentatissimo Cine – teatro Pesante e all’omonima Arena Giardino, e ha rappresentato per anni un momento di svago all’uscita della recita dei film. Era famoso il gelato al gusto di cioccolato e limone di Salvatore, che spesso veniva servito accompagnato da commenti sportivi, soprattutto sulla Fiorentina. Salvatore è scomparso dieci anni fa, ma ancora oggi il chiosco è gestito dalla famiglia Fabiano.

La nuova frontiera della gelateria a Manfredonia porta il nome del Bar Gatta. Qui infatti si possono trovare i prodotti ideati da Domenico Croce, maestro gelatiere diplomato alla CAST Alimenti di Brescia, e chef per la Pregel, importante azienda di semilavorati per pasticceria e gelateria di Reggio Emilia. Domenico gira il mondo per le fiere alimentari, dove allestisce le vetrine con le sue creazioni di gelateria e pasticceria fredda, ma si occupa anche di ricerca e sviluppo per la Pregel, per la quale ha anche ideato nuovi gusti di gelato e nuovi prodotti, tra cui Pino Pinguino, che è diventato uno dei prodotti-simbolo della Pregel. Non bisogna dimenticare però il Bar delle Rose, che per molti anni produsse del buon gelato; il Bar Stella e da qualche anno anche la gelateria Bianca Lancia. Dunque, per gustare un gelato buono a Manfredonia, non c’è che l’imbarazzo della scelta!

Il maestro gelatiere Domenico Croce del Bar Gatta

Il maestro gelatiere Domenico Croce del Bar Gatta

Mariantonietta Di Sabato

Si ringraziano la signora Elena Castriotta, Pasquale Aulisa, Giuseppe Rinaldi e Domenico Croce per la gentile collaborazione.

 

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Commenti

  • Sono Adolfo Castriotta figlio di Vittorio, dopo la morte di mio nonno
    il bar pasticceria passò nelle mani di mio padre che la condusse fino agli anni 1959-1960.Mio padre lasciò questa pasticceria,per gestire lo stabilimento balneare della Sirenetta.per trasferirsi a Torino con la famiglia. Tutto questo perché nel commento iniziale manca la figura di mio padre Vittorio. Grazie per l’attenzione.Adolfo Castriotta

    Adolfo Castriotta 24/03/2019 12:07 Rispondi
  • Solo x precisare che la famiglia troiano gestisce il bar impero dal 1969

    Alfredo 22/07/2014 11:02 Rispondi
  • Grazie per questo articolo molto bello che richiama tanti bei ricordi e gustosi sapori del passato e del presente.
    Io so quanti sacrifici ha fatto mio padre (Salvatore) per portare avanti l’attività anche nelle difficili vicende degli ultimi anni prima della sua scomparsa. Tanti fatti hanno contribuito alla crisi degli ultimi anni: la chiusura del cinema Pesante e dell’Arena Giardino, l’arretramento della stazione, la quasi totale scomparsa delle attività portuali, ecc… Credo che tutta l’area della città fra piazza Marconi e l’ex stazione “Campagna” andrebbe rivalutata e riconsiderata dal punta di vista urbanistico, infatti essa rappresenta il biglietto da visita per tutti quelli che arrivano a Manfredonia e vederla ridotta nello stato attuale, fa male (marciapiedi sconnessi, alberi inesistenti o malati, zone verdi sporche e non curate, illuminazione pubblica scarsa e inefficace)! Per sintetizzare, la crisi c’è o c’è stata ma quanto poco hanno fatto le istituzioni comunali per dare una mano a chi onestamente lavora e cerca di lavorare non solo per sè ma anche per creare una rete di rapporti sociali e punti di riferimento per tutti i cittadini. Non si vive solo di ricordi…..

    Luigi Fabiano 22/07/2014 0:10 Rispondi
  • Avete dimenticato il Bar più importante ed antico di Manfredonia. Bar Capurso in piazza del Popolo….ora Bar Centrale.

    Alessandro 21/07/2014 21:29 Rispondi

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