“La matrina deve essere immediatamente bandita dall’Italia”. Lo afferma l’on. Colomba Mongiello, vice presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla contraffazione e componente della Commissione Agricoltura della Camera, che sollecita “i ministri Martina e Lorenzin ad adottare con urgenza i provvedimenti utili ad evitare che uomini, animali e terreni siano avvelenati da questa sostanza assimilabile al DDT”.
“Il sequestro di fertilizzanti naturali a base di matrina, operato dalla Guardi di Finanza di Cagliari, non deve essere trattato come un qualunque fatto di cronaca nera – prosegue Mongiello – C’è bisogno di un intervento rapidissimo del Governo per vietare l’importazione e l’uso di questi prodotti, paradossalmente vietati nel Paese produttore, la Cina.
La messa al bando è ancor più necessaria considerando che la sua qualifica di fertilizzante naturale trae in inganno tutti gli agricoltori che in assoluta buona fede vogliono evitare i prodotti chimici e finiscono con l’aggravare la situazione.
Mi pare evidente – conclude l’on. Mongiello – l’opportunità di estendere all’Unione Europea l’allarme lanciato dalla GdF, cosa che sarebbe più semplice fare se anche in Italia fosse finalmente istituita l’Agenzia per la Sicurezza Alimentare”.