“Nonostante il sollecito delle Segreterie Territoriali, Provinciali, Regionali, e Nazionali, per la firma, lo scorso 3 luglio, per il Verbale di accordo in sede governativa per la cassa integrazione in deroga, anno 2013 e 2014, i pescatori continuano ad attendere alla firma del Decreto di liquidità dei fondi. Esprimiamo tutto il nostro rammarico per la mancanza di queste risorse. A distanza di un anno ancora nessun pagamento; sono pronti ad azioni di proteste da parte dei Pescatori di Manfredonia prima del fermo biologico”, se non arriva nessun pagamento sono disposti tutti ad andare a lavorare perché’ non ci sono più’ soldi nelle famiglie per fronteggiare un fermo biologico di 45 giorni, quanto dicono in una nota Alberto Gatta, e Michele Manzi referenti della Fai Cisl di Manfredonia e Foggia relativamente all’intesa già raggiunta per lo sblocco del pagamento del fermo pesca 2013.
Come ricordato, l’accordo sottoscritto a Roma avrebbe dovuto comportare lo stanziamento da parte del Ministero del Lavoro di una somma pari a 30 milioni di euro previsti dalla legge di stabilità. Così da notizie dei sindacati della Fai Cisl, Flai Cgil, Uil Pesca, Uila Pesca, insieme alle federazioni. Dai conteggi presentati dall’Inps, al fine di coprire anche il fermo 2014, ulteriori risorse per almeno 16 milioni di euro dovrebbero essere stanziati con un prossimo provvedimento legislativo. Nell’ambito dell’accordo che riprende interamente quello sottoscritto lo scorso anno è stato richiamato “l’impegno del Ministero del Lavoro a consentire lo sviluppo del settore pesca nel quadro delle politiche del lavoro e della tutela dei lavoratori”. Ora l’attesa.
Segr. Alberto Gatta
Fai Cisl Pesca Manfredonia