Se a Manfredonia incuriosisce e stupisce l’esperimento di “Serendipity”, la caffetteria culturale ideata e gestita da Chiara de Luca e Matteo Robustella, sicuramente non può passare inosservato il nuovo esperimento del nuovo Bibliocaffè di Troia. Ieri sera nella cittadina situata sulle pendici del Subappennino Dauno, a ridosso del Tavoliere delle Puglie, è stato inaugurato “Skantinato 58”, un luogo particolare con una forte identità culturale. Questo spazio per tantissimo tempo è stato solamente uno scantinato di periferia, utilizzato per abbandonare gli oggetti inutilizzati. Dopo molto tempo, quel luogo animato da musica e cultura, rivive per offrire una proposta culturale alternativa. Ora spazio ai libri, spazio alla vita, spazio alle idee dei giovani, spazio alla musica, ma specialmente spazio alle idee per il futuro.
Dove finisce la strada ed inizia la campagna, in Viale Kennedy 58, c’è una nuova realtà particolare ed atipica. Un Bibliocaffè che oltre alla sua identità culturale, proporrà prodotti equosolidali ed ecosostenibili. All’interno dell’attività non ci saranno i prodotti delle grandi multinazionali, ma tanti prodotti equosolidali, prodotti a Km O e i prodotti tipici dei nostri territori. Ma la specialità del posto non riguarda solamente i prodotti in vendita, perché all’interno di questo luogo tutto è ecosostenibile, dalle sedie alle librerie, dai tavoli ai divani realizzati con il cartone pressato. Un segnale forte per la “città del Rosone”, che punta sulla cultura e sui libri per far incontrare e dialogare la gente.
Il locale è gestito da Chiara Neri e da suo marito Giuseppe Beccia, che si occuperà prevalentemente della programmazione degli appuntamenti culturali. “Skantinato 58” non si può etichettare semplicemente con il termine “Bibliocaffè”, perché l’attività racchiude uno spazio con tante cose dentro: una libreria, uno spazio per la musica, per l’arte e per il teatro, ma specialmente un luogo dove poter ascoltare e raccontare. Un’idea nata dai libri, i libri che da sempre hanno influenzato l’andamento naturale delle cose, degli avvenimenti e delle storie. Molto probabilmente la Rivoluzione Francese non ci sarebbe stata senza i libri di Voltaire, di Diderot e di Rousseau e senza gli ideali di libertà e di uguaglianza contenuti in quei libri. Una battaglia culturale che nasce dai libri, che fanno incontrare le personalità e le anime del nostro territorio. Dai libri si parte per un’avventura intrigante, che passa da una semplice ed innocua cantina, che ha il potere di pensare, fare cultura, informare, educare alla bellezza, fabbricare arte e progettare un futuro migliore, con la cultura che salva sempre ogni esistenza umana.
Felice Sblendorio