“Opera in terra dauna dal 1921, ha una estensione di 390 ettari, uffici e strutture all’altezza, e rappresenta un riferimento essenziale non solo per gli addetti ai lavori ma per numerose Università, un patrimonio di storia, cultura, tradizione perfettamente integrato con l’economia del territorio. Per questo, la notizia della chiusura dell’ovile nazionale di Segezia è l’ennesimo fulmine a ciel sereno che non possiamo e non dobbiamo assolutamente subire passivamente, perché il nostro territorio ha già dato, e tanto, per tutte le possibili e immaginabili spending review in ogni ambito e comparto: e a furia di sottrarre non resterà più nulla”. Lo sostiene in una nota il Consigliere regionale del Nuovo Centrodestra e presidente della VII Commissione Affari Istituzionali, Giannicola De Leonardis che invita gli enti locali, l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, i parlamentari eletti in Capitanata, in particolare “quelli che dicono di avere a cuore le sorti del territorio di provenienza, a mobilitarsi per impedire l’ennesimo smantellamento di un pezzo significativo di economia. Prima che sia troppo tardi, ancora una volta”.