Giovedì 26 Dicembre 2024

La Casa del Mare di Manfredonia (FOTOGALLERY – VIDEO)

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Nuove opportunità di sviluppo per la marineria di Manfredonia o ancora solo tante belle parole per intercettare finanziamenti pubblici?

La marineria di Manfredonia, in quest’ultimo ventennio, ha subito un forte ridimensionamento, oltre il 70%, passando da circa 2000 addetti a poco più di 500. Colpa della crisi socio-economica-politica. Il caro gasolio incide sulla spesa per ben il 70% e le restrizioni delle normative europee fanno il resto. Resta il fatto che la categoria dei pescatori è tra le più agevolate sotto l’aspetto fiscale e contributivo. L’attivissimo prof. Antonio Angelillis, assessore del Comune di Manfredonia alle “Risorse del Territorio e sviluppo economico”, molto concentrato, sul settore pesca e valorizzazione dei beni culturali, si è prodigato per la realizzazione di un progetto da presentare per il Bando pubblico Azione 4.e.1 “Sostenere le infrastrutture e i servizi per la piccola pesca e il turismo a favore delle piccole comunità che vivono di pesca” pubblicato dal GAC (Gruppo di Azione Costiera) e finanziato dai fondi europei “FEP Puglia 2007-2013. Asse IV”. L’Assessore Angelillis, da qualche giorno passato alla Presidenza del GAC è entusiasta dell’iniziativa: “Sono progetti che piano piano contribuiranno a cambiare le infrastrutture marittime di tutto il comparto peschereccio. Queste attività, ormai diffuse da alcuni anni in Italia, potrebbero dare un po’ di respiro al comparto della piccola pesca, rappresentando una nuova fonte di reddito. Dall’intesa tra il Comune di Manfredonia, l’Autorità Portuale, Legambiente Onlus ed il Centro Velico Gargano A.p.s. nasce il progetto Casa del Mare sostenuto da un finanziamento pubblico”. Il costo del progetto ammonta a circa 140.000,00 di cui 40.000,00 a carico del Comune di Manfredonia. Il progetto Casa del Mare intende armonizzare la nostra marineria con l’ambiente per salvaguardare le biodiversità marine senza utilizzare attrezzature da pesca molto impattanti sugli stock del pescato. L’attività del “pesca-turismo” vuole rispondere alle esigenze dei pescatori sviluppando al contempo il turismo, costruendo anche un portale telematico da cui gli utenti-turisti valuteranno le proposte commerciali. Gli operatori, invece, programmeranno gli imbarchi dei turisti ed i soggiorni nelle case dei pescatori, negli agriturismi e nelle altre strutture ricettive dei territori di azione del GAC Gargano. Vieste, Mattinata, Monte Sant’Angelo, Manfredonia, Zapponeta e Margherita di Savoia diventeranno centri strategici. Il portale, inoltre, fornirà la guida per un’ottimizzata fruizione dei luoghi e degli eventi, consentendo di reperire informazioni approfondite sull’ambiente, sulla cultura e sulle tradizioni marinare della Capitanata. Per amor di chiarezza è necessario sottolineare che ad oggi tutti i progetti finanziati per lo sviluppo della pesca turismo sono stati fallimentari. Perché un peschereccio possa fare pesca-turismo, deve adeguarsi strutturalmente di apposite attrezzature, il ché comporterebbe degli investimenti importanti. Altro obiettivo del progetto è la costruzione di un nuovo Centro per il recupero delle tartarughe marine (CRTM). Per l’occasione verrà ristrutturato e adeguato un immobile, in concessione demaniale, del Centro Velico del Gargano che offrirà anche i servizi per lo sport acquatico, una sala adibita a corsi di formazione e una cucina che potrà essere utilizzata per organizzare delle sagre per la degustazione del pesce. Il nuovo Centro di recupero fungerà da attrazione dei turisti, avvicinamento delle scolaresche e a quanti amano riscoprire le antiche tradizioni locali all’interno dell’area portuale. Queste le linee guida del progetto Casa del Mare. Per qualche ragione, ancora poco chiare, il Centro di recupero delle tartarughe marine lascia l’Oasi Lago Salso, costato alla Comunità europea non pochi soldi e che ha ospitato, tra il 2007 a tutto il 2013, oltre ottocento esemplari di tartarughe marine. Occorreva trovare una nuova allocazione all’efficientissimo Centro di recupero delle tartarughe. Non coinvolto nell’iniziativa, per quello che poteva essere di sua competenza l’amareggiato Centro Cultura del Mare, all’opera nel completamento del Museo del Mare che sarà ubicato in zona rotonda, nell’edificio del liceo classico. Fare sistema significa allineare e coinvolgere tutti gli operatori e gli appassionati di un settore per farli interagire e sviluppare tutela e servizi al territorio. Si “cerca”, con queste iniziative, di valorizzare il nostro povero mare, martoriato e troppo sfruttato. Un mare che come un gigante buono chiede tregua all’uomo che pensa di poterlo usare per sempre a suo uso e consumo. Ma tutti sappiamo che così non è.

Grazia Amoruso

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  • Ma se non si è capaci a far istituire il “Museo del Mare” già bello e pronto…. chiacchiere e solo chiacchiere…..

    semprevigile 08/07/2014 10:40 Rispondi

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