Giovedì 26 Dicembre 2024

ZFU esperimento da sviluppare. Altre aree della città denunciano medesime condizioni socioeconomiche

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4 milioni e 610mila euro è la quota di fondi di cui potranno disporre le 227 imprese di micro e piccola dimensione ammesse alle agevolazioni della Zona franca urbana di Manfredonia come da bando del Ministero dello sviluppo economico.

Un flusso di denaro non certo comparabile, come da qualche parte erroneamente richiamato, con quello elargito dal contratto d’area dal quale il progetto ZFU si differenzia sostanzialmente per la struttura del provvedimento e le modalità di accesso, ma sono pur sempre risorse niente affatto trascurabili che entrano, almeno così si spera, nel circolo virtuoso dell’economia quanto meno di una parte della città, quella appunto individuata come ZFU. Un incentivo di pressochè uguale importo, non elargito a pioggia, bensì “meritato” soltanto da altri tre Comuni  della Capitanata: Foggia, Lucera, San Severo, per complessivi 19milioni di euro, dei 58milioni e 800mila euro assegnati per la Puglia.

L’importo di cui potrà disporre ciascuno dei 227 aventi diritto, è in media di 20.311,60 euro (la forbice è tra i circa 22 e 600 euro, la gran parte, e alcune migliaia di euro di pochissimi).

I beneficiari dell’incentivo potranno scalare l’importo assegnato, sotto forma di esenzioni fiscali e contributive: imposte sui redditi (Irpef, Ires), imposte regionale sulle attività produttive (Irapl), imposta municipale IMU, esonero dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente.

La vera scommessa che il provvedimento ZFU propone è proprio quest’ultima parte, quella relativa alla possibilità di assumere personale usufruendo delle agevolazioni previste. L’obiettivo dell’iniziativa ministeriale è infatti quella di supportare con appropriati incentivi, un’area della città con ben determinate caratteristiche anche queste ben fissate dal bando, e cioè: popolazione residente, tasso di disoccupazione, disagio sociale, marginalizzazione del territorio, carenza di servizi pubblici. Indicatori socioeconomici che hanno guidato l’amministrazione comunale nella individuazione della ZFU nell’area che va dal canalone di Ponte lungo in poi verso ovest.

Un’area in piena evoluzione: i poco più di otto mila abitanti che vi risiedono sono certamente lievitati di parecchio grazie alla espansione urbana conseguente alla realizzazione dei comparti edilizi. E’ qui dunque che è localizzata la fascia protetta dei 227 beneficiari degli sgravi. Probabilmente avrebbero potuto essere in numero maggiore: in molti sono rimasti fuori dal provvedimento o perché non hanno ritenuto di rispondere al bando o perché non ancora residenti nella ZFU. Il riferimento sul quale è stato impostato il bando è infatti il censimento effettuato nel 2001. Naturalmente sono previsti controlli sia da parte del Ministero dello sviluppo economico circa il possesso dei requisiti, che da parte dell’Agenzia delle entrate sulla correttezza delle dichiarazioni che effettueranno i singoli richiedenti il beneficio.

Man mano che si approfondisce l’argomento, diminuiscono gli scettici sull’efficacia del provvedimento. Rammarico per essere state escluse, viene espresso da altre aree della città le cui condizioni socioeconomiche non sono molto o niente affatto lontane da quelle che hanno guidato l’individuazione della ZFU. Disoccupazione, disagio sociale, marginalizzazione, carenza di servizi pubblici e via discorrendo, sono di casa anche nella restante parte della città. Si auspica pertanto che se l’esperimento delle ZFU darà i risultati attesi, si possa estendere l’intervento anche per altre aree sottosviluppate.

Michele Apollonio  

 

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  • Se ho ben capito questi stanziamenti sono dati a chi dovrà mettere in atto nuove iniziative economiche ed occupazionali, per cui non è un “bonus” per le attività che già si svolgono.
    E’ così oppure no ?

    semprevigile 06/07/2014 12:18 Rispondi
    • No, sono esenzioni, agevolazioni, sconti e contributi per imprese di micro e piccola dimensione, già costituite e regolarmente iscritte nel Registro delle imprese alla data di presentazione dell’istanza.
      Grazie dell’intervento. Cordiali Saluti.

      Redazione

      Redazione 06/07/2014 12:32 Rispondi

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