Anche quest’anno con la consegna degli attestati ed una piccola festa si è concluso positivamente il Corso di Formazione di Base al Volontariato Sociale promosso ed organizzato dall’AVI di Manfredonia (Associazione Amici del Volontariato, avi.associazione@virgilio.it).
L’AVI OPERA A MANFREDONIA DA OLTRE VENT’ANNI.
Michele di Rosario, presidente dell’AVI, nel corso della cerimonia si è così espresso: “L’AVI è un’associazione che opera da più di vent’anni a Manfredonia; iscritta all’albo comunale e regionale con riconoscimento ONLUS, opera in diversi ambiti e su diverse problematiche. Infatti, oltre a promuovere il Corso di Formazione di Base al Volontariato Sociale da moltissimi anni l’AVI svolge attività a sostegno delle altre associazioni, mettendo a disposizione i propri volontari ed i propri servizi. Accoglie e promuove attività a favore di disabili ed anziani, dà sostegno a carcerati e minori a rischio su indicazione del Tribunale dei Minori e dei Servizi Sociali territoriali, sostiene gli immigrati nel loro inserimento ed integrazione, partecipa alla raccolta alimentare, ha progettato la Banca del Tempo con cui tra l’altro si promuovono attività di piccola manutenzione gratuita, effettua corsi di formazione all’uso del computer ed internet per persone anziane, ha manifestato più volte la disponibilità ad ospitare nella propria sede la LILT (Lega Italiana Lotta ai Tumori), affinché ci possa essere a Manfredonia un monitoraggio dei tumori, anche alla luce della vicenda Enichem”.
Diciotto sono state le persone di diversa età, diverse attività professionali e lavorative, e diversi livelli scolastici, tutte impegnate in attività di volontariato o presso l’AVI ed altre quali l’AVO ed il PASER o mediante sostegno informale a singole persone in difficoltà, che hanno frequentato il corso da novembre 2013 a giugno 2014 con incontri settimanali tenuti e coordinati dal sociologo Prof. Silvio Cavicchia, presso il Centro Giovanile di via Orto Sdanga, 8/G messo cortesemente a disposizione dal comune di Manfredonia che ha concesso anche il patrocinio.
Il corso è risultato particolarmente impegnativo sia per la durata sia per la necessità di una frequenza costante richiesta sia per le problematiche affrontate sia, infine, per la metodologia di conduzione adottata. Infatti, l’impostazione del corso è di tipo teorico-pratico-esperienziale e l’apprendimento avviene per coinvolgimento diretto ed individuale, al fine di promuovere e consentire una crescita personale ed un corretto intervento di aiuto e sostegno alle persone in difficoltà, sulla base di una conoscenza e verifica delle proprie problematiche personali che emergono, positivamente o negativamente, quando si entra in relazione con gli altri, visto che la relazione di aiuto è sempre e comunque una relazione interpersonale. Non è casuale perciò che una parte dei corsisti abbiano frequentato il corso per il secondo anno. Anche a tal fine in chiusura del corso viene effettuata, tra l’altro, un’auto valutazione sia utilizzando un questionario sia effettuando una riflessione comune, in gruppo, sull’esperienza formativa fatta da ciascuno.
VALUTAZIONE ED AUTOVALUTAZIONE DELL’ESPERIENZA FORMATIVA DEI CORSISTI NEL GRUPPO.
A riguardo si riportano alcuni commenti significativi emersi quest’anno:
Paola: “Non sapevo cosa trovavo. È stata una sorpresa piacevole. Ora sono più attenta all’ascolto degli altri e nel mio lavoro con i bambini sono più paziente e li capisco di più”.
Antonio: “Riesco ad essere più calmo e meno impulsivo, a ragionare di più e a controllare meglio le emozioni. Ho notato che ciò favorisce i miei rapporti con le persone, dentro e fuori la famiglia”.
Marisa: ”Mi sono iscritta per curiosità e per non restare a casa a chattare su internet. Piano piano ho imparato ad ascoltare di più gli altri, a non essere chiusa in me stessa, a non essere precipitosa, ad essere più equilibrata nel voler parlare sempre. Questo mi ha portato a migliorare la mia condizione di vita, ad essere più consapevole della realtà in atto nella relazione interpersonale. Voglio il contatto reale con le persone, non solo Facebook”.
Pasquale: “È il primo anno che ho voluto frequentare con costanza, pur essendo stato presente al corso qualche altra volta. Sono alla ricerca di me quasi da una vita e qui sto completando la conoscenza di me e del mondo. Mondo che ritengo sia in sostanza quello che percepiamo: se costruiamo il bene il mondo è buono se facciamo il male il mondo è cattivo. So ed ho ulteriormente imparato che ognuno ha la sua storia e tutte le storie sono importanti. Perciò è importante non essere centrati su di sé e riconoscere i propri limiti ed errori. Qui ed adesso sto avendo delle risposte. Facendo il volontario AVO posso dire che questo corso è molto utile perché aiuta a relazionarsi meglio con l’ammalato, rispondendo alle sue esigenze di ascolto, di attenzione e considerazione”.
Giuseppe: “Seguo il corso da qualche anno e, nonostante per varie ragioni non riesco a frequentare con la dovuta costanza, ne ho ricavato un grande beneficio personale, perché mi ha fatto comprendere più che mai che è fondamentale non rimanere soli con se stessi e di impegnarsi a coltivare relazioni interpersonali valide e corrette, affrontando tutte le difficoltà del caso. Collaboro come volontario al Centro Diurno Alda Merini ed anche in tale ambito ho verificato l’utilità di tale corso, tanto più visto che le strutture istituzionali sono purtroppo inadeguate per sostenere le persone in difficoltà e le loro famiglie con costanza e nella loro quotidianità di vita. Nel contesto di tremenda crisi in cui oggi viviamo è fondamentale non lasciarsi prendere dalla disperazione ed un aiuto in tal senso viene proprio dall’avere e mantenere più fiducia in se stessi e coltivare relazioni di sostegno e riconoscimento reciproco”.
Teresa: “Frequento il corso da più anni ed ogni anno scopro qualcosa di me, per cui oggi ho un’idea più completa di me stessa e degli altri. Soprattutto ho imparato a parlare in modo non offensivo ed a valorizzare l’altro”.
Anna: ”Inizialmente il corso era per me come un gioco, una semplice curiosità, poi è diventato spontaneamente una attività impegnativa. Ho trovato persone amiche, ho conquistato più fiducia in me stessa e riesco a far riconoscere maggiormente il mio valore anche nel lavoro che svolgo”.
LA FORMAZIONE È UN PROCESSO CONTINUO, È IL LIEVITO DELLA CRESCITA PERSONALE E DELL’ASSOCIAZIONISMO E VOLONTARIATO.
Dino Perillo, segretario del corso e Kelly Renzulli, responsabile dell’organizzazione complessiva del corso e delle pubbliche relazioni per conto dell’AVI, hanno posto una questione più generale: “operando ambedue nel volontariato da molti anni abbiamo capito che tale volontariato è sempre più difficile e complesso e richiede, per essere valido, professionalità, competenze, umanità e passione, mezzi adeguati. Soprattutto ha bisogno di mantenere vive e profonde le ragioni e le motivazioni dei singoli volontari e della stessa associazione di volontariato verso un impegno a favore e dalla parte delle persone in difficoltà. Perciò è importante e fondamentale prevedere ed organizzare sistematicamente attività di formazione alle relazioni interpersonali all’interno delle stesse associazioni. La formazione è un processo infinito ed è la leva, il lievito di ogni crescita personale e del riconoscimento del valore di ciascuna persona”.
Ognuno ha la sua storia e tutte le storie sono importanti.