“L’assessore uscente alla sanità, nella conferenza al termine dei suoi trecento giorni (ove ha creato più disagi che benefici), annuncia l’introduzione di un nuovo modello di degenza negli ospedali ricadenti nell’Asl FG, ma lascia al nuovo assessore, Pentassuglia (a cui auguriamo un buon lavoro), la “grana” San Camillo de Lellis, annunciando che non sarà ridotto.
Infatti, essendo il San Camillo già declassato da ospedale intermedio a ospedale di base non può essere ulteriormente ridotto, altrimenti diventerebbe poco più che un poliambulatorio.
Inoltre, annuncia di voler destinare 4 posti letto alla terapia intensiva post-operatoria e trasformare la pediatria in medicina dell’adolescenza, per dare una risposta ai “patemi d’animo” che tormentano, stupidamente, gli amministratori della città.
Volevo ricordare, alla ormai ex assessore, che le origini di tale “patemi” sono riconducibili alla sua gestione e discriminazione territoriale messa da lei in atto nei confronti della nostra città, chiudendo vari reparti, tra i quali neonatologia pediatria e ostetricia che, nonostante un’inattività di tre mesi e 370 parti, aveva diritto ad una deroga negataci a discapito di Casarano e Gallipoli distanti solamente 20 km l’uno dall’altra e con un numero di nascite non sufficienti a giustificare una deroga non subendo la chiusura, così come è avvenuto per il nostro nosocomio. Nel frattempo la Gentile inaugurava nuove strutture a Cerignola e, se non fosse stato per i solleciti degli amministratori, di Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato e del CISNAC, che hanno contrastato la sua operazione, il “San Camillo” sarebbe stato ridotto a un poliambulatorio.
Infatti, l’ex assessore ha pensato bene di costruire nuovi ospedali a Taranto e Monopoli-Fasano, approvare il registro tumori per Lecce, Taranto e la Bat mentre ha ritenuto non ve ne fosse bisogno per Manfredonia. Ancora, ha inaugurato l’ospedale Pirinei di Altamura, detto anche ospedale delle Murge, dotandolo di cardiologia con emodinamica, cosa non attuabile, secondo la Gentile, al San Camillo, che poteva diventare il polo sanitario del Gargano. Di contro, l’ex assessore ha pensato bene di togliere l’UTIC e lasciare la semplice Cardiologia con 4 posti letto destinati ad una fantomatica area critica.
A questo punto, speriamo che, finalmente, con il nuovo assessore regionale alla sanità, il San Camillo recuperi il posto che merita e venga attuato, quanto prima, il piano di riordino ospedaliero.
Permettetemi, in ultima battuta, di salutare CON PIACERE l’ex assessore… bye byeGentile”.
Il Segretario Generale CISNAC
Pasquale Marinaro
l assessore che di gentile non ha avuto proprio niente rispetto a noi manfredoniani…che gli abbiamo dato un sacco di voti………e cosi ce la siamo tolti d avanti… .