Martedì 19 Novembre 2024

Dall'Assemblea NO Triv un fronte unico contro il petrolio

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Assemblea pubblica contro le trivellazioni in mare, questo pomeriggio, a Giovinazzo. Un messaggio di adesione arriva dal presidente del Consiglio regionale della Puglia, Onofrio Introna. “Sono da sempre schierato, con l’intero Parlamento pugliese, al fianco dei comitati che si oppongono allo sfruttamento dei nostri mari per il prelievo di idrocarburi. Nessuna strategia energetica nazionale potrà mai passare sulle teste delle popolazioni interessate. Abbiamo ripetuto in modo forte e chiaro all’Europa e ai Governi italiani che le scelte in materia ambientale si fanno con i cittadini, non contro la volontà dei territori”. E la Puglia ha scelto uno sviluppo basato sulla eco-sostenibilità, puntando sulle energie a basse emissioni e impatto zero sull’ambiente.

Il presidente ha ricordato il nuovo ordine del giorno “no petrolio” approvato all’unanimità dal Consiglio regionale pugliese il 10 giugno, con la richiesta al Governo Renzi di sospendere ogni decisione sulle ricerche petrolifere nei mari italiani, in assenza di una politica energetica definita e in previsione della moratoria dello sfruttamento di giacimenti sottomarini nel Mediterraneo europeo, all’esame del nuovo Parlamento UE.

Il movimento unitario pugliese e meridionale contro le trivelle deve rafforzarsi  sempre di più. Introna ha auspicato un “coordinamento di tutte le esperienze maturate in questi anni da movimenti e associazioni. Ribadisco la disponibilità personale e di tutti i gruppi politici del Consiglio regionale a sostenere questo fronte unico contro il degrado dell’Adriatico e dello Ionio, in continuità con la straordinaria mobilitazione popolare espressa nelle manifestazioni a Termoli, alle Tremiti, a Monopoli, Manfredonia e in tutto l’arco ionico”.

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Commenti

  • Se non si accompagna il NO all’energia prodotta da fossili (petrolio, Carbone..) con un forte richiamo ad uno stile di vita piu sobrio, con meno auto e più mobilità alternatva (bici, car sharing etc..) allora lo slogan NO TRIV rischia di rimanere senza senso

    Antonio 30/06/2014 19:00 Rispondi

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