“Ho personalmente chiesto stamattina al vice ministro dell’Interno Filippo Bubbico di verificare se ci siano le condizioni per attivare le procedure di scioglimento del Consiglio comunale di San Giovanni Rotondo per infiltrazioni criminali”. Ad annunciarlo è l’on. Michele Bordo (PD), presidente della Commissione Politiche UE della Camera, dopo aver appreso di un’altra intimidazione subita la notte scorsa da un consigliere comunale di minoranza, che “forse conferma la tesi, da me già sostenuta, del possibile collegamento tra questi atti criminali e la crisi amministrativa in atto al Comune dopo le dimissioni del sindaco di centrodestra”.
“Sempre stamattina – continua Bordo – ho avuto un lungo colloquio telefonico anche con il Prefetto, alla quale ho chiesto, pur consapevole delle difficoltà dovute alla carenza di risorse e mezzi, di fare ogni sforzo per intensificare l’attività delle Forze dell’ordine a tutela dei consiglieri comunali di minoranza, visto che sembra ormai evidente, dopo l’ennesima intimidazione, come il loro tentativo di provocare lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale sia fortemente osteggiato da chi ha forse interessi oscuri e assai rilevanti da perseguire.
Oltre a tutelare i consiglieri comunali, la priorità adesso deve essere quella di ristabilire la piena agibilità democratica nel Comune di San Giovanni Rotondo – conclude Michele Bordo – Obiettivo che perseguiremo utilizzando tutti gli strumenti politici ed istituzionali in nostro possesso, contando di avere al nostro fianco la cittadinanza attiva e le energie sane della città”.
Sono gli stessi interessi che stanno cercando di far mantenere il Senato come assemblea elettiva per continuare a mantenere la poltrona e a vivere di politica!!
Dove non c’è sana politica non c’è sana amministrazione, e questo è l’humus per altri tipi di gestione dove l’interesse particolare sovrasta quello collettivo e tutto ciò vale sia se a governare sono di destra, sinistra centro…sono gli uomini corrotti che dovrebbero sparire dalla scena pubblica… ad accentuare questi fenomeni è stata la separazione della responsabilità politica/amministrativa tra classe politica e dirigenziale.