La notizia della tentata rapina alla ditta di vigilanza NP Service non può che indurci ad una riflessione profonda sulla situazione della criminalità nella nostra città. Assistiamo a due fenomeni preoccupanti: da un lato, gli episodi criminosi si moltiplicano e diventano sempre più eclatanti, come confermano le autobomba e il recente fatto delittuoso. Dall’altro lato, le inchieste dimostrano l’esistenza di una criminalità dei colletti bianchi, più silenziosa ma non meno pericolosa.
Un tessuto socio-economico degradato a causa delle pervasive infiltrazioni mafiose genera inevitabilmente gli episodi denunciati. È facile in queste occasioni indignarsi per la violenza della delinquenza locale e invocare la presenza dello Stato. Ma lo Stato siamo noi e non possiamo illuderci che le forze dell’ordine da sole possano risolvere il problema. Siamo sicuri che il Prefetto di Foggia, sempre attenta a quanto accade in città, stia già pensando alle misure da prendere rispetto a questa criminalità sempre più violenta ed armata.
Serve però anche una presa di coscienza collettiva. Sono imprescindibili la denuncia dei comportamenti mafiosi e il rifiuto netto di ogni compromesso con l’illegalità. È inutile lamentarsi della presenza della criminalità, se poi dimentichiamo che essa prolifera grazie alla nostra indifferenza. Dobbiamo invece ricordare che la città è nostra e che solo insieme possiamo spezzare le catene del giogo criminale. Dobbiamo ripensare alla città come a uno spazio di libertà e di solidarietà in cui contrapporre la moralità del noi all’immoralità dei profitti criminali.
Chiediamo ai cittadini di non rassegnarsi allo status quo e di sostenerci nelle nostre iniziative.
Al Sindaco Franco Landella proponiamo la convocazione immediata dell’Osservatorio sulla criminalità, ritenendolo l’unico strumento di consultazione reale con la città sulle tematiche dell’antimafia sociale e in grado di garantire l’elaborazione di una posizione che il Sindaco potrà esprimere nell’eventuale convocazione presso il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Chiediamo anche di istituire rapidamente la Consulta per la legalità e di accelerare al massimo i tempi di adozione della delibera “trasparenza a costo zero”, che darebbe un segnale forte all’intera città. In tal senso, l’adozione da parte dell’intera Giunta di un codice etico, quale ad esempio la Carta di Pisa, manifesterebbe una volontà netta di contrasto alle illegalità.
Solo praticando ogni giorno l’antimafia sociale e facendolo tutti insieme potremo sconfiggere le mafie e riappropriarci di ciò che esse ci hanno tolto.
LIBERA. ASSOCIAZIONI, NOMI E NUMERI CONTRO LE MAFIE
COORDINAMENTO PROVINCIALE DI FOGGIA