Immortalati dalle telecamere a circuito chiuso mentre facevano rifornimento poco prima di assaltare il caveau dell’istituto di vigilanza. Incappucciati, vestiti di nero e carichi di adrenalina; forse – sostengono gli investigatori – anche sotto l’effetto di stupefacenti. Talmente tanto su di giri da avere anche difficoltà a inserire le banconote nel distributore automatico di benzina.
Era da poco scoccata la mezzanotte quando è giunta ai centralini delle questura la segnalazione di “allarme” proveniente dalla sede dell’istituto di vigilanza. Segnalazione trasferita a tre volati in quel momento impegnate nel servizio di controllo del territorio. Un’auto è rimasta bloccata su via Manfredonia dove la strada era stata sbarrata da un camion posizionato di traverso. Stessa scena in via del Mare mentre una terza vettura della polizia è riuscita ad attraversare la lingua di fuoco su Viale Fortore. La volante, però, una volta giunta su Viale degli Artigiani, all’altezza del punto vendita Euroniks ha notato due autovetture parcheggiate in modo sospetto. Improvvisamente da un Suv di colore bianco e da un Qashqai è partita una sventagliata di proiettili. Subito dopo è sopraggiunta una terza autovettura, un’Audi in supporto dei rapinatori. I poliziotti hanno risposto al fuoco, è nato un lungo inseguimento. Le auto dei malviventi hanno imboccato dapprima direzione casa circondariale, Tratturo Castiglione per poi svoltare, lungo la circonvallazione e prendere il bivio che conduce a Cerignola, facendo perdere le proprie tracce.