“Tra qualche giorno comincia il semestre di presidenza italiana dell’Unione europea e il nostro Paese arriva a questo appuntamento in una condizione politica favorevole: lei, presidente Renzi, insieme alla Merkel, e’ l’unico leader ad aver vinto le elezioni di maggio; avrà dunque la possibilità di guidare l’Europa con l’autorevolezza e la forza necessarie per imporre un netto mutamento di rotta all’azione delle Istituzioni comunitarie”. Lo ha detto il presidente della Commissione per le Politiche Ue Michele Bordo, del Pd, in occasione del dibattito alla Camera sulla presidenza italiana del Semestre europeo.
“Dobbiamo batterci per un’Europa fatta meno di egoismi nazionali e più solidarietà. Per un’Europa, come ha affermato Papa Francesco, che non sia stanca e nella quale i cittadini ripongano nuovamente speranza” ha proseguito Bordo.
“La nostra Presidenza – ha detto Bordo – deve adoperarsi subito affinché l’Unione sappia trovare un equilibrio tra il consolidamento fiscale e il rilancio della crescita e dell’occupazione. A questo scopo sono prioritarie, accanto alle riforme strutturali, misure di stimolo immediato per assicurare la ripresa economica. Questo implica una maggiore flessibilità nell’applicazione delle regole europee di finanza pubblica. A tal proposito giudico molto positivamente l’apertura dimostrata da Van Rompuy e Angela Merkel. Aggiungo che se la flessibilità non è più un tabù neanche per la Germania lo si deve alla determinazione del governo italiano. Pertanto questa apertura rappresenta un primo importante risultato in Europa per il nostro Paese. Ed è giusto rivendicarlo”.
“Dunque crescita, occupazione, creazione di un’autentica unione economica e monetaria, rilancio del processo di integrazione politica in senso federale, sviluppo di una reale politica per il Mediterraneo devono essere gli obiettivi della nostra presidenza. In questa fase abbiamo la forza di giocare all’attacco e di osare perché stiamo facendo, soprattutto grazie al suo governo, ogni sforzo per cambiare il nostro Paese e renderlo più moderno, condizione questa assolutamente necessaria, come lei spesso sostiene, per imporsi in Europa. Andiamo avanti allora a testa alta con l’orgoglio di essere un grande Paese che ha la consapevolezza di poter seriamente contribuire a cambiare l’Europa” ha concluso Bordo.