E’ il titolo del documentario presentato dalla CV Pavia Fedic e realizzato negli anni ‘60 da Silvio Piemontese, culture di storia patria e appassionato cineasta. Con la sua cinepresa egli ha catturato immagini inedite di uno spaccato di vita quotidiana della cittadina che gli diede i natali, Monte Sant’Angelo. Immagini straordinarie rese ancor più belle e cariche di sprofondi sentimenti dal testo scritto da Ugo Davantieri che descrive i luoghi più suggestivi di Monte S. Angelo e del suo popolo che vive in una macchia di case attaccate alla roccia. Le donne anziane, molte di esse vestite di nero, in segno di lutto, con in testa un grande scialle, intente alle faccende domestiche. Gli uomini che tornano dal lavoro dei campi intenti a sistemare l’asino nella stalla che si identifica nell’abitazione dello stesso. I bambini che giocano sul lastricato bianco con quel poco che hanno a disposizione. Belle le immagini della festa del paese dove in molti, specialmente i bambini, si ritrovano nella piazza principale per visitare le bancarelle. Immagini ancor più suggestive, quando una giovane signora venuta da lontano distribuisce caramelle ai bambini che le fanno capannello con la mano tesa per avere le caramelle. Che dire, infine, della processione che vede tanti fedeli oranti seguire il simulacro della Madonna. Un documento raro e inedito che ci è stato offerto dalla cara amica Angela, anch’ella protagonista, che ringraziamo e che ora Manfredonianews.it vuole rendere partecipi i propri lettori perché osservando queste immagini possano rendersi conto che il “Paese senza miracolo” è quello dove non si crede ai miracoli. Il vero miracolo è quello che si vive nel quotidiano.
Matteo di Sabato