Giuseppe Catozzella, Non dirmi che hai paura, Feltrinelli, 2014
Chiunque, dopo aver letto la storia di Samia Yusuf Omar nel libro Non dirmi che hai paura, non potrà non guardare con occhi diversi i barconi fatiscenti carichi di uomini, donne e bambini che cercano disperatamente di giungere sulle nostre coste.
Samia è una giovane donna somala con un sogno: qualificarsi per i 200 metri alle Olimpiadi di Londra del 2012, dopo essere arrivata ultima alle Olimpiadi di Pechino nel 2008. Il suo paese è in guerra, e lei viene vista come una sovversiva, perché corre senza burqua, simbolo di tutte le donne musulmane, ma questo non smorza il suo intento di correre con i colori della Somalia. Il suo paese, però, la delude, ferendola profondamente negli affetti più cari, questo le fa cambiare idea e la porta ad affrontare il Viaggio per poter raggiungere Londra e gareggiare alle Olimpiadi. Un viaggio terribile, che durerà ben otto mesi, nelle mani dei feroci trafficanti di uomini.
Quello che questa povera gente chiama il Viaggio non è solo il tratto di mare che separa l’Africa dalle coste della Sicilia, ma qualcosa di ben più tragico e doloroso. È un incubo che si può leggere chiaramente negli occhi di chi ce la fa, e vede le nostre coste e il nostro paese come la terra promessa.
L’esperienza di Samia è dura, dolorosa e tristemente vera. Catozzella l’ha raccolta da Hodan, sorella di Samia, grazie alla cui testimonianza questa bellissima storia adesso potrà fare il giro del mondo. Catozzella è riuscito a dare voce alla passione per la corsa di questa giovane donna, una voce che a volte è sicura, forte e chiara, altre volte debole e dolorante, ma sempre senza paura, sempre certa del futuro che l’aspetta al di là del mare.
Non ci stupisce, dunque, che Non dirmi che hai paura sia stato il libro più votato dalla giuria del Premio Strega Giovani, composta da quattrocento ragazzi di età compresa tra i 16 e i 18 anni, appartenenti a oltre quaranta scuole secondarie superiori distribuite in Italia e all’estero.
Il libro di Catozzella, inoltre, è il primo della cinquina dei finalisti che il 3 luglio prossimo si contenderanno il Premio Strega nello splendido scenario del ninfeo di Villa Giulia a Roma.
Mariantonietta Di Sabato