Mercoledì 13 Novembre 2024

Giornata dell´Economia, dal 2008 in Capitanata persi 30mila posti di lavoro. Disoccupazione giovanile al 58%

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Presentati i dati dell´Osservatorio Economico della Camera di Commercio di Foggia. Penalizzate soprattutto le donne: tra i 15 e i 24 anni lavora solo una su tre

Circa 1.800 posti di lavori persi nei primi mesi del 2014, un tasso di disoccupazione passato dall´11,47% del 2008 al 21% del 2013 che diventa del 54% se si analizza la fascia d´età 15-24 anni. Complessivamente il numero degli occupati in Capitanata è sceso di 30mila unità in sei anni, dall´inizio della crisi, di questi ben 11mila sono andati persi tra il 2011 e il 2012.

Sono alcuni dei drammatici numeri illustrati nel corso della 12^ Giornata dell´Economia promossa dal sistema delle Camere di Commercio, a Foggia slittata al 16 giugno dopo per il lutto cittadino conseguente al crollo di via De Amicis. Il dato occupazionale è lo specchio di una struttura produttiva che per il terzo anno consecutivo subisce una contrazione del 2,4%, con la chiusura di 1.802 unità. Il settore più colpito è l´agricoltura, seguito dal commercio e le costruzioni. Alto anche il numero di aziende interessate da procedure concorsuali (+6%) e quelle in scioglimento o in liquidazione (12,7%). A fronte di questi indici segna un lieve incremento l´esportazione, +0,3%, grazie soprattutto alle ottime performance del settore dei motori (legato alla presenza a Foggia dello stabilimento Fiat) e di quello della pietra (nel caso specifico il distretto lapideo di Apricena), al centro di una dura vertenza sindacale per il rinnovo del contratto integrativo.

Tornando al mercato del lavoro, il tasso di occupazione in provincia di Foggia (38,80%) è ben 17 punti sotto la media nazionale e quattro sotto quella regionale. Allo stesso modo i tassi di disoccupazione e quello di inattività è più alto del dato medio regionale del Mezzogiorno. Pessimi anche gli indicatori di genere: tra i 15 e i 24 anni lavora solo una donna su tre (64,24% il tasso di disoccupazione) che scende al 28,75% nella fascia 25-34 anni. Per quel che riguarda i settori economico, dei circa 164 occupati complessivi in Capitanata, 23mila sono impiegati nel settore dell´agricoltura, 17mila nell´industria, 11mila nelle costruzioni. La fetta più grossa – oltre 100mila – nel terziario, nel commercio, nei servizi. Di questi 113mila sono dipendenti, 51mila lavoratori autonomi. Torna a crescere il numero degli inattivi, in conseguenza dell´aumentata sfiducia circa la possibilità di trovare un´occupazione: sono oltre 211mila a fronte di 207mila quale forza lavoro e 43mila disoccupati. Un portato di questo scenario ancora di forte crisi è quello del reddito procapite, sceso a 13mila euro e in costante diminuzione dal 2008, quando sfiorava i 14mila euro.

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