Alla presenza dell’assessore regionale alle Politiche giovanili, Trasparenza e Legalità, Guglielmo Minervini, i Centri per l’Impiego della Provincia di Foggia sottoscriveranno domani, mercoledì 18 giugno, un protocollo d’intesa con le organizzazioni sindacali di categoria dei lavoratori agricoli e con le associazioni datoriali agricole.
L’appuntamento è per le ore 11.00, nella Sala Giunta della Nuova Sede della Provincia, in via Telesforo.
Scopo dell’accordo è favorire l’incrocio tra domande e offerta di lavoro in agricoltura e di snellire la gestione delle liste di prenotazioni, istituite dalla Regione Puglia per combattere il lavoro nero nei campi e incentivare le assunzioni legali dei braccianti. Sulla base dell’intesa, la Provincia consentirà l’accesso al sistema informativo provinciale del lavoro Sintesi a sindacati e imprese erogando la necessaria formazione a quanti saranno preposti al servizio. I sindacati potranno così svolgere più agevolmente e rapidamente le operazioni di iscrizione dei lavoratori nelle liste di prenotazione, mentre le associazioni delle imprese avranno accesso in tempo reale ai nominativi dei lavoratori presenti nelle liste e potranno più facilmente usufruire degli incentivi messi a disposizione dalla Regione per premiare il lavoro legale. L’accordo prevede anche una stretta collaborazione tra la Provincia e le organizzazioni sindacali. Laddove necessario e richiesto, gli operatori dei Centri per l’Impiego usufruiranno delle attrezzature e del supporto del sindacato per recarsi nei centri dove dimorano i lavoratori (come il ghetto di Rignano) in modo da poter facilitare la loro iscrizione ai Centri per l’Impiego. La sottoscrizione del protocollo d’intesa assume particolare significato in quanto sono in corso gli interventi attuativi del piano regionale Capo Free Ghetto Off, coordinati dall’assessore Minervini, che prevede la chiusura del ghetto di Rignano e il trasferimento di quanti vi vivono oggi in siti più dignitosi, in uno ad iniziative rivolte a sconfiggere il triste fenomeno del caporalato e a sostenere l’emersione dal lavoro nero.