L’Assessorato al Welfare e alle Politiche della Salute della Regione Puglia ha chiesto a tutte le Direzioni aziendali di sostenere con i fondi delle prestazioni aggiuntive la raccolta sangue, in piena collaborazione con le Associazioni e le Federazioni dei donatori. La disponibilità di sangue ed emocomponenti costituisce un livello essenziale di assistenza ed è premessa indispensabile per lo svolgimento di attività sanitarie chirurgiche complesse. Nell’ottica del sostegno alla raccolta sangue e considerando che durante il periodo estivo l’esigenza di sangue aumenta su tutto il territorio regionale, l’Assessorato al Welfare e alle Politiche della Salute della Regione Puglia ha autorizzato le Direzioni aziendali a utilizzare nel piano delle emergenze-urgenze e in via prioritaria la quota spettante per la medicina trasfusionale, sulla base del programma quadrimestrale concordato tra il Servizio Trasfusionale e le Associazioni e le Federazioni dei Donatori Sangue.
“La raccolta sangue festiva esterna alle strutture trasfusionali, che costituisce circa il 50 per cento della raccolta complessiva – dice Elena Gentile, Assessore al Welfare e alle Politiche della Salute – viene al momento remunerata mediante le prestazioni aggiuntive e per noi in questo momento è fondamentale sostenere sul territorio la rete della raccolta sangue”. Il piano regionale, che ribadisce la possibilità di utilizzare le prestazioni aggiuntive, prevede che le Associazioni e le Federazioni dei donatori sangue devono adoperarsi per inviare quanti più donatori possibile, devono incrementare la raccolta sangue nelle strutture aziendali e deve essere sostenuto un percorso virtuoso che preveda la chiamata del donatore sulla base delle necessità trasfusionali. “Durante il periodo estivo la necessità di sangue aumenta – continua Elena Gentile – e noi dobbiamo sostenere la raccolta attraverso gli strumenti a disposizione e le Associazioni e le Federazioni presenti in maniera capillare su tutto il territorio”. L’attenzione che l’Assessorato sta dedicando alla Rete Raccolta Sangue passa poi anche attraverso l’autorizzazione alla spesa di 13 milioni di euro per riqualificare su tutto il territorio regionale le strutture trasfusionali: entro la fine del 2014, così come previsto dalla normativa saranno adeguate le attuali reti di servizi per la raccolta sangue, tra centri trasfusionali, laboratori e autoemoteche. Per i lavori di adeguamento saranno utilizzati fondi FESR del PO 2007-2013.