Notevole indignazione ha suscitato la notizia che tre deI 23 ospiti della Casa di Riposo “Anna Rizzi” della nostra città hanno lasciato la struttura per essere trasferiti in altre più idonee e più confacenti alle attuali condizioni psico-fisiche degli stessi. L’operazione di trasferimento degli ospiti che è avvenuta nella tarda mattinata, oltre ad aver prodotto tanta amarezza nel presidente dott. Paolo Balzamo, costretto ad eseguire tale disposizione, ha causato profonda prostrazione nel personale dipendente.
Il provvedimento scaturisce da un’ordinanza del 30 giugno scorso a firma del sindaco Angelo Riccardi, in ossequio alla nota della Regione Puglia del 13 dicembre 2013 con la quale si intimava il Comune di provvedere immediatamente al trasferimento degli anziani non autosufficienti ancora presenti nella Casa di Riposo A. Rizzi. Tutto questo, a seguito di sopralluogo effettuato nel dicembre scorso dove si è rilevata la presenza di anziani in grado di badare a se stessi, che non possono essere ospitati presso la Casa di Riposo, così come previsto dall’art. 65 del Regolamento Regionale 4/2007. Fin qui la “norma” che, paradossalmente, è in stridente contrasto con la realtà che è ben altra cosa. Va detto che gli anziani colpiti da tale provvedimento, non solo, sono ospiti della Casa di Riposo da oltre dieci anni. E’ ovvio che, a distanza di tanto tempo le condizioni psico-fisiche degli stessi sono mutate, in peggio. Anche se la legge degli uomini va applicata, è stato iniquo costringere chi aveva stabilito in quel luogo la propria dimora, trovato tanto affetto da parte del personale dipendente e degli altri ospiti trasferirsi altrove. Commovente il racconto della figlia di uno degli anziani colpito da tale provvedimento. “Mio padre – ha detto – nonostante i numerosi inviti di venire a casa per trascorrere le feste in famiglia, rifiutava sempre. Preferiva rimanere in quella che da oltre dieci anni aveva stabilito dovesse essere la sua casa, la sua famiglia”. In quei momenti concitati abbiamo vissuto momenti toccanti.
Il dott. Balzamo costernato ci ha riferito nel confermare il provvedimento ci ha riferito che lo stesso è stato un atto dovuto, nonostante si fosse prodigato nei confronti di chi di dovere di trovare una soluzione alternativa. I familiari degli anziani indignati per tale provvedimento hanno sostenuto che, pur non avendo la ASP SMAR i requisiti per ospitare anziani non autosufficienti, sono stati soddisfatti dei servizi offerti dalla struttura. Anche il Tribunale per i diritti del malato vuole fare perno su quella che è la qualità della vita. “Da anni – afferma l’avv. Eleonora Pellico responsabile di “Cittadinanza attiva” – si parla non di quantità, ma di qualità della vita, di una vita dignitosa da offrire a quanti si sentono umiliati per essere trattati come dei pacchi postali”. Un particolare invito lo rivolgiamo alla politica. Non forzare troppo la mano. Non è giusto giocare sulle disgrazie altrui. Prodigarsi, invece di migliorarla, in particolare agli anziani. Un giorno saremo anche noi come loro. Meditiamo.
Matteo di Sabato
Caro RAFFAELE sono un operatore che non a caso mi chiamo RAFFAELE QUANDO SI FANNO COMMENTI NON NASCONDETEVI DIETRO ALTRI METTETECI NOME VERO PER QUESTO VOGLIO DIRE CHE IO VAIRO RAFFAELE NON HO NIENTE DA DIRE DI TUTTA STA SITUAZIONE E NON VOGLIO CHE SI PARANO IL C..O DIETRO ALTRE PERSONE OK GRAZIE…
Non penso di aver detto cretinate e comunque provate a chiederglielo agli
Ospiti cosa ne pensano.
Perché potremmo stare a scrivere tanti di quei commenti da sembrare tutti dei veri e propi dotti e saggi (SULLA PELLE DEGLI ALTRI) e poi ne riparliamo.
Raf: Prenditela con l’assessora e il suo pollaio..che sicuramente avrai votato viste le tue riflessioni senza nè capo e nè coda
Caro Raffaele..il tuo è un discorso da politico italiano che distrugge: la regione e di conseguenza l’assessorato di competenza ordina il trasferaimento di anziani e ritiene nn adeguata una struttura che campa da 100 anni (credo sia accanimento)..per quanto riguarda le suore devi capire che a causa di una carenza di suore, quelle che c’erano sono state chiamate dalla congregazione madre..c’è stata anche una conferenza stampa dove la superiora ha esposto le sue ragioni..in pratica hai detto un ammasso di cretinate che ti hanno dato il premio come miglior politico italiano
Posso condividere il lato umano ma dispiace apprendere che la struttura non era idonea ad alcune mansioni, ci sono delle norme e vanno rispettate nell’interesse della persona e non del guadagno. Nel leggere che un anziano preferisca stare nella struttura nei periodi di Natale o Pasqua anzichè con i propri cari bè non è bello per i familiari.
Saluti
Perfetto discorso da manuale, parole perfette da politico (ITALIANO)e infondo in fondo perché no mi pare che si sia fatto anche un po’ di lodi perché mi pare di aver capito che i tre pacchettini non vogliono andar via perché trattati troppo bene.
Senza nulla togliere a tutto il personale di assistenza diretta agli ospiti perché sono veramente tanto bravi umani e capaci, vorrei ricordare ai signori più in alto che non stiamo parlando di un canile (dove comunque le nuove norme tutelano abbastanza dignitosamente gli animali) ma di persone che per inserirsi in quel contesto hanno veramente dovuto soffrire tanto e ora gli si va adire prima non eri più voluto dalla società ora invece nemmeno più dalla casa di riposo, ne dobbiamo trovare un’altra che accetti i rottami come voi “SIGNORI IMPORTANTI MA LO SAPETE CHE QUESTO POTREBBE VOLER DIRE ANCHE LA MORTE PER QUELLE PERSONE CHE SE NE SON DOVUTO FARE UNA RAGIONE PER ACCETTARE QUELLA REALTA’ CHE ORA VOI GLI VOLETE CON PREPOTENZA ESTIRPARE?”
Poi vorrei ricordare al presidente che quella casa di riposo era gestita con il cuore e con l’anima dalle suore in particolare suor Michelina ed altri che sicuramente in qualche modo si sarebbero opposti a tale ingiustizia visto che loro hanno gestito gli ospiti in maniera veramente eccezionale facendo sempre gli interessi degli ospiti e mai dell’azienda.
A questo punto mi fermo qua perché se continuassi potrei diventare offensivo (e sarebbe inevitabile e forse anche giusto.) e queste due righe non verrebbero nemmeno prese in considerazione.
Un grazie particolare va alla redazione ed al Sig. Matteo Di Sabato che spero continui a seguire il caso con tenacia.
raffaè informati bene e informa bene la gente..non dire cagate
Non credo che il Sig.re Raffaele si sia nascosto dietro a falsa identità. Il non voler mettere un cognome è solo tutela della propria privacy e nient’altro! Sono d’accordo quando si parla di questione politica, perché è proprio questo il motivo che ha portato a questo! Inoltre, vorrei volgere attenzione sul decreto emanato dalla regione, nella costituzione vi è un articolo che parla della “non-retroattività” delle leggi, la quale parla in particolar modo di leggi penali, ma credo abbia efficacia anche in questo caso! Cioè ha efficacia a tutto ciò che accade dal momento in cui la legge è emanata e non al passato. Quindi per quest’uomo, a parer mio, non dovrebbe essere applicata tale riforma per via della sua permanenza in questa casa di cura da ben nove anni a questa parte! E poi perché chiamarla casa di cura se gli anziani pian piano verranno messi fuori? Se non è questo gioco politico, ditemi voi cos’è?