Giovedì 21 Novembre 2024

Bike sharing, Assessore Varrecchia: "Fallimento non colpa nostra. Il progetto andrà avanti"

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Dalla pagina personale di Facebook, l’Assessore con delega alla Sicurezza e Pubblica Istruzione del Comune di Manfredonia, Antonella Varrecchia, torna su un argomento “caldo”, ovvero quello del servizio “bike sharing”, le bici a noleggio che dal primo luglio scorso sono apparse nella città sipontina. Un servizio che stenta a decollare, e che pian piano sta assumendo le sembianze di un flop. I limiti del progetto partono da lontano e sono noti: alla mancanza di rastrelliere libere o all’assenza di piste ciclabili si aggiungono le complicate condizioni di noleggio più volte espresse dai cittadini, con molteplici lamentele.    8515-02

Nelle parole dell’assessore, l’accesso poco agevole al servizio viene tuttavia categoricamente rifiutato come prima ipotesi del fallimento. Il fiasco del progetto, ammesso esplicitamente dalla Varrecchia, è addebitato ad una questione più ampia di abitudini e cultura cittadina, che spesso è sfociata in atti di vandalismo verso un bene di pubblico utilizzo: “Sentirmi dire che utilizzare il servizio di Bike Sharing a Manfredonia è cosa complicata è quanto di più assurdo possa accadere, segnale che chi parla non ha nessuna conoscenza delle regole che disciplinano il tutto. La chiave per “staccare” una qualsiasi bici, in una qualsiasi delle 8 postazioni costa 12,00 € all’anno; passare in Comune per lasciare gli estremi del documento di identità, prima della consegna della chiave, credo sia il minimo da fare per evitare di perdere traccia del richiedente. 
L’utilizzo per un massimo di 4 ore è stato pensato nella speranza di garantire il servizio ad un numero maggiore di cittadini che potevano utilizzare la bicicletta per fare una passeggiata, per fare la spesa per poi riportarla tranquillamente nella postazione di prelievo.
Tutto questo non ha funzionato, Manfredonia non ha risposto positivamente e non per questo mi sento in colpa o penso che sia causa mia se annoiati balordi sfogano la loro rabbia staccando i pezzi di un bene che appartiene a tutti noi”. 

L’Assessore in compenso guarda avanti, lasciando intendere che la continuazione del servizio verrà gestita in collaborazione con l’Agenzia del Turismo, dopo la stipula di un protocollo d’intesa con il Comune. “Cambiare le abitudini di una città non è cosa semplice, è un processo lungo e  pieno di ostacoli culturali difficili da rimuovere. Io però non mollo, ho appena concluso l’atto in cui propongo alla Giunta di stipulare un protocollo d’Intesa tra Comune di Manfredonia e Agenzia del Turismo per la gestione del servizio di Bike Sharing con l’obiettivo di mettere a disposizione dei turisti questo mezzo di trasporto alternativo e sostenibile”, la chiosa finale dell’Assessore.

Graziano Sciannandrone

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Commenti

  • questa è un idea dell’allora assessore all’ambiente poi diventato preside del parco, che continua ancora a spendere soldi pubblici dietro alle bici. Quanti soldi sono stati spesi? lo vogliamo sapere.

    soldi buttati 06/06/2014 11:27 Rispondi
  • Varrecchia, lo sapevamo tutti , dall’inizio che questo progetto era gia` un fallimento , tu sei stata l’unica a non capire, sapete spendere proprio bene i soldi pubblici, vorrei vedere se tali soldi spesi per finanziare progetti inutili per una citta` fossero addebitati in toto a chi li promuove, diventereste piu` intelligenti e solerti nello spendere, prima di avviare un progetto, si fa um indagine conoscitiva sull’ utilita` della cosa e il bacino d utenza potenziale che avrebbe.
    Alle prossime comunali, come assessore (consigliere)faro` candidare il mio cane tobia, quello almeno ha la scusa giusta.
    Vota tobia

    antonella 06/06/2014 4:13 Rispondi
  • Ok sono poco utilizzate x una serie di motivi e non è colpa di nessuno se non delle bici… ma cmq si sarebbe potuto conservarle in un garage, o rimessa da ottobre a giugno! Che male hanno fatto per passare tutto l inverno sotto le intemperie? Cioè, non si usano d’estate figurarsi d’inverno! Povere bici e poveri i nostri soldi pubblici buttati li!!

    GeB 06/06/2014 0:21 Rispondi
  • Ci vuole molto di più a informarsi per conto proprio? Male male chiama a l’assessore e vedi se viene a casa tua a spiegarlo meglio…

    Alternativa 05/06/2014 21:31 Rispondi
  • Ed ora arriva l’Assessore che vorrebbe…”cambiare le abitudini di una città……..piena di ostacoli culturali difficili da rimuovere…” Totò direbbe “Ma mi faccia il piacere” Assessore, meno presunzione e un poco di modestia in più, non sarebbe male.

    fragreg 05/06/2014 21:29 Rispondi
  • Come possiamo essere governati da persone cosi cieche non lo riescirò mai a capire. Una qualiasi persona che sia andata in vacanza senza un’ auto blu e abbia usato il bike sharing pensato da amministratori competenti sa che funziona bene e sa benissimo quali sono i punti che spingono un qualiasi cittadino o turista a prendere una bicicletta:

    1) la facilità e velocità nel prendere il mezzo. In tutto il mondo si mette una carta di credito o un bancomat e il gioco è fatto, senza chiavi registrazioni o andare in orari di ufficio a prenderla. E se paghi 1-2 euro per ogni utilizzo sei pure contento perchè dai il tuo contributo a qualcosa di sociale ed ecologico e funzionante. Mai pensato l’assessore che magari potesse servire a turisti(quei pochi) che non abitano a Manfredonia e non vogliono andare in comune a prendere una chiave???

    2) Possibilità di avere delle piste ciclabili o anche solo percorsi innteressanti da visitare. A Manfredonia potrebbe essere tutto il lungo mare di siponto fino al bivio del treno per zapponeta, Macchia, Acqua di Cristo, e ancora Montagna (per i più sportivi), Oasi lago salso, etc etc.

    3) creare aree pedonali/ciclabili per svantaggiare le macchine a favore dei ciclisti. Invece abbiamo sprecato i soldi pubblici per far guadagnare i pochi noti e far parcheggiare le auto. E’ anche questa una risposta negativa dei cittadini caro assessore pagato da noi?

    4) nessun limite notturno o di ore perchè si vuole essere liberi di girare magari per tutto il giorno. Prima di mettere il limite di 4 ore non sarebbe più opportuno saturare il servizio e sperimentarlo?? in 1 anno non ho visto mai più di una bicicletta presa. Apriamo gli occhi per favore!!!
    Se le biciclette finisono vuol dire che il sistema funziona allora ne mettete altre!! SVEGLIAAA!!!

    Basta poco per fare di un servizio che funziona uno che non funziona e voi a non farlo funzionare ci siete riusciti benissimo. Sul fatto che i manfredoniani non rispondano positivamente c’è chi non si capacità come ciechi possano votare ciechi che vengono profumatamente pagati non si sa per quali meriti.

    Adios.

    Non è mai colpa vostra 05/06/2014 20:57 Rispondi
  • Visto che l’iter per ritirare la chiave bisogna farla presso il comando dei vigili urbani, perche le bici non sono posizionate come partenza proprio lì mentre le altre postazioni sono utilizzate dai ciclisti come percheggio dove possono lasciare le bici per una sosta o per muoversi a piedi. Quando devono lasciare la bici vanno sempre con la stessa presso il comando, la parcheggiano e consegnano la chiave. Ora come ora se io personalmente dovessi prendere una di quelle bici dalla postazione + vicino a casa, per riportare la chiave dovrei farmi a piedi tutta la salita di via G. Palatella…e la cosa non è molto allettante!!!

    SIPONTINA 05/06/2014 20:23 Rispondi
  • Altra occasione perduta per fare chiarezza. 12 € all’anno per ottenere cosa? L’utilizzo per un massimo di 4 ore cosa vuol dire? Ci vuole molto a dire le cose con un minimo di precisione?

    A.T. 05/06/2014 19:59 Rispondi
    • Esiste un regolamento che ovviamente nessuno ha mai letto…compreso A.T., e come al solito sappiamo fare tutti i sapientoni e i criticoni…se te lo vai a leggere il regolamento capisci a cosa si riferiva l’assessore!!!!

      Amiamomanfredonia 05/06/2014 20:14 Rispondi

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