Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato vuole precisare che nel precedente comunicato stampa ha parlato di SEGNALAZIONI pervenute all’associazione circa l’interruzione dei ricoveri in UTIC. Di sicuro non è l’associazione a mentire o a creare allarme né, tantomeno, a decretare la chiusura dell’UTIC. Bisognerebbe, allora, che da parte vostra ci siano più controlli su coloro che diffondono notizie false (sempre che non si tratti di una cosa organizzata!).
L’associazione, pertanto, è contenta del fatto che l’UTIC non abbia chiuso.
Ma a questo punto è d’uopo capire alcune cose. Il Consigliere Regionale di maggioranza ha affermato che è cambiato solo il nome, mentre l’assessore Gentile ha detto che è cambiato solo il codice.
In riferimento a quanto asserito dal consigliere Ognissanti vi è da dire che l’associazione non è stata la prima a parlare di declassamento dell’ospedale, ma è partito dalla Regione. E comunque, se l’ospedale non è più intermedio ma di base, nella lingua italiana, ciò significa declassamento.
Ma al di là di questo, a Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato preme sapere, come lor signori ben sapranno, cosa si intende per “area critica”, visto che il consigliere regionale di maggioranza parla prima di Cardiologia e poi di “area critica cardiologica”. Vi è una notevole differenza! Giusto per renderlo noto ai cittadini, l’associazione vuole precisare che per area critica si intende “quell’unità ospedaliera in cui un paziente giunge in una fase acuta della patologia e per questo, dopo essere stato stabilizzato, viene monitorato 24h su 24 (UTIC o Rianimazione)”.
Proprio il consigliere Ognissanti parla di paziente “acuto” o “rivascolarizzato” . Cosa si intende? Che se un paziente che ha un infarto riesce ad arrivare in ospedale deve poter dire, se il Signore gliene darà la possibilità, “io sono acuto” allora deve essere trasferito in un’altra struttura, mentre se dice “sono rivascolarizzato, perché sono stato trattato con by-pass o altro”, allora può sperare di ottenere uno posto tra i 4 assegnati all’area critica?
Inoltre, giusto per precisare, il consigliere regionale di maggioranza, la scorsa volta, ha parlato di 172 posti letto assegnati dal piano di riordino approvato dalla Regione, questa volta, invece, parla di 160. Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato ricorda che i posti letto assegnati sono 156. Ma forse ha fatto un errore di calcolo, contando per ben 2 volte i 4 posti destinati all’area critica?
Ancora, i posti riservati alla Cardiologia, approvati dalla Regione, sono 16, di cui 4 destinati all’area critica. Ora, se si fa riferimento al fatto che 4 posti dell’UTIC sono stati riconvertiti nei 4 dell’area critica e restano gli 8 posti della Cardiologia, allora i posti totali sono 12. Gli altri 4 che fine hanno fatto? Sarebbe opportuno, inoltre, inserire anche i 4 posti della sub-intensiva, previsti dal piano approvato, in modo tale da ripristinare i servizi che erano previsti nell’UTIC (nonché dare la possibilità anche all’area chirurgica di poterne usufruire), così che anche un acuto possa essere trattato nel nostro nosocomio perché può, in questo modo, essere monitorato, senza doverlo costringere a recarsi in altre strutture.
Ancora, il consigliere regionale di maggioranza dovrebbe sapere, e l’associazione è sicura che lo sappia, che col “semplice passaggio”, così come lui ha affermato, da UTIC ad “Area Critica Cardiologica” cambiano anche le mansioni, le responsabilità e i servizi offerti. A tal proposito, l’associazione chiede al consigliere Ognissanti di informare i cittadini su quali siano le reali trasformazioni che comporta questo passaggio.
Per quanto concerne il “codice”, menzionato dall’assessore Gentile, la scrivente e i cittadini gradirebbero sapere qual è il codice assegnato all’”Area Critica Cardiologica”. Si sa che il codice dell’UTIC è 08 ma, a quanto pare è stato cancellato, quello assegnato, invece, alla Cardiologia è 50. Risulta esservene uno per la Cardiologia Chirurgica, ma all’associazione non risulta un codice, in tutta Italia, attribuito all’”area critica cardiologica”, forse perché non esiste tale servizio?! Allora, a questo punto, Cittadinanzattiva-TdM si chiede quale codice dovrà essere inserito dal personale di tale “reparto” per poter trasmettere i DRG da consegnare, attraverso le SDO, alla Regione? Potrebbero commettere un illecito?
Pertanto, anche in questo caso, la scrivente e i cittadini aspettano, con impazienza, una delucidazione. Al di là di tutto, comunque, fa piacere sapere che gli utenti possano gioire all’idea di essere i primi in Italia a poter usufruire di cotanto privilegio: “Area Critica Cardiologica”.
Infine, la “presidente del TdM” resta in attesa della querela.
Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato
Lista civica “Manfredonia per Pellico”? La campagna acquisti per le prossime amministrative è cominciata: qualcuno rimasto “fedele” ottiene un buon incarico, altri cavalcano l’onda della protesta per la “famigerata” chiusura dell’ospedale!
Ognuno fa quel che può…
Idee e progetti per Manfredonia?
Dai Eleonora siamo tutti con te tranne tutti noi…aaaaahhhhh aaaaahhhh tranquilla un giorno anche tu riuscirai a prendere 150000 voti semmai alle comunali. Aaaaaahhhhhh aaaaaahhhhh
Non vedo l’ora che la gentile querela la pellico così almeno impara la pellico a fare questi articoli in campagna elettorale. Vai ELENA fatti rispettare
Chi soffre di smania di pritagonismo sono la Gentile e i suoi scagnozzi voglio vedere quando non manteranno la parola data che cosa inventeranno
Ognissanti invece secondo me, oltre a contraddirsi, ha perso il conto….. e non solo……forse anche le staffe…. in quanto non è abituato a contraddittori se non sono quelli politici di bassa lega e spessore.
Il tempo darà ragione alla Pellico
Pellico basta la gentile ha chiarito ogni enigma.
Per me la PELLICO soffre di protagonismo….!!