Con l’elezione di Elena Gentile (Partito Democratico) al Parlamento europeo, la Giunta Vendola dovrà ricorrere con tutta probabilità a un altro avvicendamento sulla poltrona di Assessore alla Salute. Circostanza che non sfugge all’analisi del vice presidente vicario del gruppo Pdl/Fi Erio Congedo.
“Faccio a Elena Gentile – premette – innanzitutto le mie congratulazioni per il lusinghiero risultato elettorale e gli auguri di buon lavoro al Parlamento europeo. Si profila a questo punto l’ennesimo cambio sulla poltrona dell’Assessorato alla Salute. E non potrebbe essere altrimenti, considerato che il doppio incarico è improponibile, che la Sanità della Puglia non può essere gestita da Bruxelles e Strasburgo e che non si può fare l’europarlamentare da Bari. Dopo 9 anni di governo del centrosinistra, così, i pugliesi conosceranno molto probabilmente il quinto assessore al ramo, dopo Tedesco, Fiore, Attolini e Gentile, con quattro nomi nuovi negli ultimi quattro anni. Credo si tratti di un record. Tra vicissitudini di ogni tipo, il più importante assessorato della Regione Puglia, quello che assorbe l’80% dei soldi dei contribuenti e soprattutto che ha un impatto sociale altissimo, è costretto ad essere la porta girevole della Regione e a vivere in una perdurante situazione di precarietà gestionale. Che non può non riflettersi su un sistema al collasso, che accusa i ritardi incredibili sulle liste d’attesa, le lacune dei livelli essenziali di assistenza, il mancato funzionamento di mezzi e strumentazioni, le disfunzioni dei servizi ospedalieri. Un sistema che si regge in piedi ancora solo grazie alla infinità disponibilità e professionalità degli operatori. Non è possibile – prosegue Congedo – che il tema cruciale della continuità di gestione sia puntualmente secondario a qualsiasi accadimento, non solo giudiziario, ma anche politico ed elettorale, e venga sistematicamente sacrificato. Così il diritto alla salute dei pugliesi è ampiamente compromesso. Mi chiedo allora se Vendola accompagnerà l’annuncio del suo quinto assessore alla Salute con qualche concreta spiegazione su come intenderà gestire questo ambito delicatissimo nell’ultimo scorcio di legislatura. Almeno – conclude – per limitare danni ulteriori”.