Lunedì 4 Novembre 2024

A scuola di legalità: gli alunni delle classi seconde Giordani-De Sanctis incontrano l’Arcivescovo Michele Castoro

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Mercoledì 14 maggio, a conclusione del progetto “A scuola di Legalità”, il Vescovo Michele Castoro è stato accolto con grande entusiasmo dal Dirigente Lorenzo Vitulano, dagli alunni, dai docenti e da tutto il personale nell’auditorium della Scuola secondaria “Giordani” di Manfredonia, per un momento di riflessione e di dialogo.

Dopo i saluti, l’orchestra della Giordani ha contribuito ad allietare la mattinata con l’esecuzione di due brani: “Il Barbiere di Siviglia” e “Music and Action”. Grande l’emozione di tutti i presenti e lo stupore del Vescovo che ha apprezzato la bravura dei ragazzi e l’entusiasmo dei docenti.

È stato presentato, in seguito, il lavoro svolto dagli alunni durante l’anno scolastico, attraverso un video che ha documentato gli incontri avvenuti con don Salvatore Miscio e con Padre Arcangelo Maira, i numerosi lavori grafici che contenevano frasi di persone del nostro tempo che hanno donato la vita per la legalità e la giustizia e non hanno perso la speranza di vivere nel “Mondo che vorrei”.

Il video ha fatto riflettere sulla nostra società che è controversa, ma anche composta da persone che donano amore, che si sacrificano e lottano per la giustizia, per vivere e farci vivere in un mondo migliore.

La speranza ha dominato la rappresentazione tratta dal musical “Prendi la speranza e cammina” che ha visto protagonisti gli alunni della 2C in un dialogo sui problemi del mondo con le tante ingiustizie ed illegalità. I ragazzi hanno espresso con sorprendente calore e forza le parole di pace e di amore pronunciate 2000 anni fa da Gesù, definendole un messaggio fresco di stampa e di speranza per ogni uomo: “la storia è nelle nostre mani e noi dobbiamo costruirla nella pace. La fede in Dio può dare forza ad ogni persona per costruire un mondo migliore”.

Successivamente il Vescovo ha risposto alle tante domande che gli sono state rivolte in modo chiaro e semplice, creando un clima di ascolto e di interesse. Ha affermato che le regole sono indispensabili per vivere nella società e che tante sono le illegalità, ma la più grave è non rispettare “la dignità” delle persone. Ha, inoltre, invitato a lottare per un mondo migliore, perché “gli uomini passano, le idee restano e… continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini”, come affermava Giovanni Falcone. L’Arcivescovo ha parlato anche di perdono, rispondendo ad una domanda con cui si chiedeva come si possa perdonare qualcuno che ha fatto del male alla propria famiglia. Ha preso spunto dall’intervista fatta alla madre del giovane tifoso, ferito alla finale di Coppa Italia di pochi giorni fa, in cui la donna ha affermato di voler perdonare chi ha colpito il figlio perché la rabbia e la violenza alimentano solo rancore e odio e ciò non porta a nulla di buono. Si è soffermato sul “patto educativo”, ed ha specificato che non riguarda solo la famiglia e la scuola, ma anche le parrocchie, le associazioni e tutta la società. Impegnativa e critica la domanda sui sacerdoti non sempre accoglienti nei confronti dei fedeli; il Vescovo ha riconosciuto che, in quanto uomini, possono sbagliare, ma si sta lavorando, nella nostra diocesi, perché la Chiesa sia più “accogliente” verso tutti con il contributo di ciascun cristiano.

Ha stupito quando ha detto che, secondo Lui, i Sacramenti non sono sette ma otto: i sette conosciuti più quello dell’”Accoglienza”; accogliere tutti anche i migranti che fuggono da situazioni disperate e che quando sono nel nostro Paese devono sì rispettare le leggi ma essere accolti, non sfruttati o maltrattati. Ha concluso il suo intervento ringraziando tutti e, con commozione, ha ricordato le parole della canzone “E tocca a te”, che ha fatto da sottofondo ad un balletto: Tocca a noi cambiare il mondo per renderlo più accogliente e di non essere “polli” come simpaticamente si afferma nella canzone.

Un messaggio bellissimo che i ragazzi porteranno dentro, anzi che porteranno fuori per sempre!

L’incontro è risultato coinvolgente e straordinariamente interessante, sia per il Vescovo che ha espresso tale valutazione, sia per gli alunni che hanno ringraziato il Dirigente e i docenti per la possibilità offerta dalla Scuola di vivere questa esperienza formativa.

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Commenti

  • DECRETO-LEGGE 29 novembre 2008, n. 185
    Misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale. (GU n.280 del 29-11-2008 – Suppl. Ordinario n. 263 )
    note:Entrata in vigore del decreto: 29-11-2008.
    Decreto-Legge convertito con modificazioni dalla L. 28 gennaio 2009, n. 2 (in SO n.14, relativo alla G.U. 28/01/2009, n.22).

    Art. 28. Escussione delle garanzie prestate a favore della p.a.

    1. Le pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, escutono le fideiussioni e le polizze fideiussorie a prima richiesta acquisite a garanzia di propri crediti di importo superiore a duecentocinquanta milioni di euro entro trenta giorni dal verificarsi dei presupposti dell’escussione; a tal fine, esse notificano al garante un invito, contenente l’indicazione delle somme dovute e dei presupposti di fatto e di diritto della pretesa, a versare l’importo garantito entro trenta giorni o nel diverso termine eventualmente stabilito nell’atto di garanzia. In caso di inadempimento del garante, i predetti crediti sono iscritti a ruolo, in solido nei confronti del debitore
    principale e dello stesso garante, entro trenta giorni dall’inutile scadenza del termine di pagamento contenuto nell’invito.
    2. I dipendenti pubblici che non adempiono alle disposizioni previste dal comma 1 del presente articolo sono soggetti al giudizio di responsabilità dinanzi alla Corte dei conti.

    Perchè non si è fatti alcuno accento sulle disgrazie di molti cittadini che non possono abitare le proprie case acquistate con enormi sacrifici…. uno spromo a chi di dovere qualcuno lo poteva anche fare se non altro per dare un segnale di presenza nei giovani di oggi ed adulti di domani. Il pastore è sempre presente per salvaguardare il proprio gregge…

    semprevigile 20/05/2014 20:31 Rispondi

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