“Il Segretario generale del Comune di Manfredonia non ha risposto nei termini di legge, e pertanto riteniamo doveroso rendere pubblico il ricorso. Dalla documentazione allegata è del tutto evidente che l’incompatibilità del consigliere Pecorella fosse nota agli organi di controllo del Comune, e che gli stessi non hanno provveduto a delle precise disposizioni di legge, previste dalla normativa anti corruzione.
Come bisogna ritenere il rifiuto evidente da parte dei consiglieri di firmare l’autocertificazione di incompatibilità prevista per legge ogni anno e con l’obbligo della pubblicazione on line delle stesse? Inoltre l’autorità anti corruzione del Comune di Manfredonia, nella persona del Segretario generale, come mai non ha proceduto, come suo obbligo di legge, ad avvisare l’autorità nazionale anti corruzione, accertati i fatti come da sua comunicazione al Lo Riso del settembre 2013?.
Pertanto anche gli atti dell’ultimo Consiglio a nostro parere risulterebbero nulli, in quanto il consigliere Pecorella era ancora nel pieno delle sue funzioni, quindi incompatibile. Le dimissioni presentate ed annunciate in Consiglio un giorno prima, non avevano i tempi legali per essere accettate dall’assemblea dei soci dell’Oasi Lago Salso s.p.a.
Ad oggi non ci è dato sapere se l’assemblea dei soci è stata convocata o meno e se il Pecorella è stato sostituito. Pertanto in Consiglio andava applicata la normative vigente in materia di di contestazione di incompatibilità”.
Comunicato stampa
Giovanni Caratù Presidente mec
Lo Riso Vincenzo Collegato movimento mec
In allegato l’esposto di Lo Riso al Segretario generale del Comune di Manfredonia
Se le cose stanno così, altro che fare gli italiani, qui c’è ancora bisogno di fare l’Italia. Autorità che si auto-smentiscono non esercitando il proprio ruolo… siamo proprio alla frutta….. marcia.
Questo attacco mi sembra una guerra tra poveracci. Con tutto quello che succede a Manfredonia non trovate di megli!
Mi fate solo compassione.
pecorella dimettiti,bravo al CARATù e al LO RISO