Mercoledì 13 Novembre 2024

Manfredonia museo europeo mancato

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Per la Notte europea dei musei aperto solo il Museo-Castello

Sabato prossimo, 17 maggio, l’Europa celebra i musei nazionali dedicando loro una apertura straordinaria notturna. Una sottolineatura opportuna per evidenziare la valenza anche notturna e dunque universale dei luoghi che raccolgono e custodiscono le memorie del passato, ma anche per consentire di visitarli a coloro che eventualmente sono impossibilitati a farlo di giorno. Un doppio invito per un evento che nei nove anni precedenti nei quali l’apertura straordinaria si è ripetuta, ha fatto registrare un crescendo di visitatori e di entusiasmo.

Per tantissimi visitatori di ogni singola nazionale europea è stata l’occasione per scoprire reperti che raccontano la storia delle civiltà e dei popoli che hanno consentito l’evolvere del mondo così come lo conosciamo oggi. Un divenire fantastico portatore di messaggi importanti che dovrebbero essere raccolti con attenzione per leggerne i contenuti e farne tesoro.

In questo contesto straordinario in cui l’Europa si fa più unita e invita alla riflessione, partecipa anche Manfredonia con il suo Museo nazionale archeologico che, storia nella storia, ha sede nella fortezza reale di re Manfredi, l’iniziatore della città. Un abbinamento di grande suggestione che potenzia al massimo la bellezza e l’importanza dei reperti che vi sono custoditi risalenti ad alcuni millenni ante Christum. Reperti di grandissimo valore storico e artistico tra cui le singolari “stele daunie” manufatti unici al mondo. Saranno visitabili dalle 20 alle 24.

Una ottima opportunità perché Manfredonia partecipasse e valorizzasse più coralmente e incisivamente all’iniziativa europea mettendo in evidenza tante altre sue preziosità museali e culturali che rimangono invariabilmente chiuse o aperte con orari poco utilizzabili dal pubblico (assenza di indicazioni stradali a parte). E’ il caso, ad esempio, della Abside gotica della chiesa di San Domenico facente parte dell’ex complesso monastico domenicano sede del Municipio, più conosciuta come la “Cappella della Maddalena” per gli affreschi che conserva, trasformata in un piccolo museo ove sono esposti vasi dell’area sipontina, monete antiche e una particolare collezione di santi sotto campane di vetro. Ma anche del Museo etnografico “Melillo” di Siponto e dei tanti reperti storici ed artistici disseminati nelle chiese cittadine. Per non parlare di Siponto e area archeologica annessa, di San Leonardo e via via di tanti altri luoghi ove la storia è passata e ha lasciato qualcosa di sé.

Una grande occasione non solo dal punto di vista museale ma anche concettuale, quella appunto sollecitata dalla “Notte europea dei musei”, che la pubblica amministrazione avrebbe evidenziato organizzando una apertura straordinaria notturna (dalle 20 alle 24) di quei riferimenti che narrano di un territorio protagonista di mille vicende, che ha avuto tanto da dire e tant’altro ha lasciato. Non è credibile che sia una difficoltà insormontabile quella di organizzare una rete diffusa di luoghi da visitare. Più verosimilmente e semplicemente è questione di sensibilità verso questi aspetti che attengono essenzialmente alla cultura.

Michele Apollonio

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Commenti

  • Chi rispetta la cultura, rispetta se stesso ed i suoi avi …. che per discendenza… lo hanno fatto nascere ed oggi vive amministrandone i luoghi comuni.
    Questo, in particolare, è riferito all’area archeologica di siponto…. luogo vissuto dai nostri avi…. di cui molti discendenti sono ansiosi di riscoprire le antiche vestige.

    semprevigile 16/05/2014 8:58 Rispondi

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