Stefano Minerva, 28 anni da Gallipoli, è il più giovane candidato tra le file del Partito Democratico nella Circoscrizione Sud. Manfredonia ieri è stata teatro di una delle sue tappe in provincia di Foggia. La sua candidatura viene sostenuta dai Giovani Democratici (per i quali Minerva occupa la delega nazionale ai Saperi e al Mezzogiorno) e nasce dal “basso”, nel senso letterale del termine: una petizione firmata in 10mila ha “costretto” il Pd a candidarlo, cosa che fa di Minerva l’unico candidato uomo sostenuto dal partito in Puglia ed il più giovane.
In una cornice informale, Minerva ha espresso i perché e gli orizzonti della propria candidatura: “La mia campagna elettorale non è solo low cost ma ‘no cost’; non sono ricco, non ho potenti politici alle spalle, non ho incontrato imprenditori nelle hall degli alberghi ma ragazzi e ragazze nelle strade e nelle piazze. Sono un ragazzo di questo Sud, che si laurea e deve andare via”.
“Noi siamo quella generazione a cui è stata tolta la prospettiva del futuro, ed è per questo che siamo diversi dagli altri, perché noi abbiamo la forza e il coraggio di rappresentare questa generazione. Questa terra deve ripartire dai saperi, dai fondi strutturali europei per sostenere la formazione e le idee dei nostri ragazzi”.
La sfida è rivolta soprattutto verso una vecchia classe dirigente, anche di questa Europa, che ha totalmente fallito. “Per intercettare i fondi europei devi avere capacità e una classe dirigente competente che sostenga il ragazzo e la ragazza nello sviluppo della sua idea. Basta dunque pacche sulle spalle, basta finti incoraggiamenti. Ho accettato di andare contro Fitto nella mia terra, n0nostante gli inviti a lasciar perdere. Questo perché noi vogliamo rappresentare anche quei genitori che vogliono una prospettiva diversa per i loro figli. Ci facciamo carico della sfida di una nuova sinistra, per difendere i deboli di oggi, ovvero i giovani. La nostra sfida sta nella capacità di trasformare la rabbia di questa generazione in speranza”.
Graziano Sciannandrone