L’ART. 8 della legge 4 aprile 1956 n.212 recita: “Chiunque sottrae o distrugge stampati, giornali murali od altri, o manifesti di propaganda elettorale previsti dall’art. 1, destinati all’affissione o alla diffusione o ne impedisce l’affissione o la diffusione ovvero stacca, lacera o rende comunque illeggibili quelli già affissi negli spazi riservati alla propaganda elettorale a norma della presente legge, o, non avendone titolo, affigge stampati, giornali murali od altri o manifesti negli spazi suddetti è punito con la reclusione fino ad un anno e con la multa da lire 10.000 a lire 100.000…”
Artatamente, gli inventori della legge, hanno pensato bene di non punire i candidati, che sono i veri responsabili delle affissioni abusive ma fanno ricadere le loro colpe, sugli attacchini raccattati per le campagne elettorali.
Gli stessi uomini, degli stessi partiti, che hanno partorito la legge, puntualmente, durante le campagne elettorali incentivano la violazione della stessa. Infatti, come è loro uso e costume, alla fine di ogni campagna elettorale, gli stessi partiti approvano un decreto che condona le violazioni sulle affissioni abusive.
Le campagne elettorali dei partiti hanno un costo; chi le paga? I cittadini con le loro tasse. In che modo? i fatti dell’EXPO di Milano sono un esempio di “bankomat” dei partiti e dei loro uomini.
Chi ha il compito di rimuovere o coprire i manifesti abusivi? Le amministrazioni comunali, gestite dagli stessi partiti che hanno partorito la legge e che approvano il condono per le violazioni della stessa legge.
Chi sono i beneficiari? Gli eletti degli stessi partiti.
Chi paga il lavoro degli addetti e i materiali per la rimozione o copertura dei manifesti abusivi? Ancora una volta i cittadini con le loro tasse!
I Sipontini 5 Stelle di Manfredonia, che si autofinanziano per le campagne elettorali e occupano diligentemente sempre e solo gli spazzi assegnati, denunciano l’atavico malcostume e la sistematica violazione di una legge dello stato. Sollecitano gli organi preposti al controllo, a provvedere tempestivamente sia alla rimozione che alla copertura dei manifesti abusivi oltre a perseguire chiunque violi la legge dello stato.
Tutte le volte che si svolge la campagna elettorale si ripete la medesima storia.. siamo a Manfredonia, dove regna l’anarchia e vuoi che essa non si applichi in simile circostanza dove la politica la fa da padrone in spregio alle leggi specifiche…. conclusione la legge dell’anarchia viene applicata da tutti…. A chi spetta ora applicare la legalità ?