Martedì 5 Novembre 2024

Bordo: “Fondi europei per progetti strategici e non fiere e sagre paesane”

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“I fondi europei per il periodo 2014-2020 devono essere utilizzati per realizzare progetti strategici e non per organizzare fiere e sagre paesane – afferma l’on. Michele Bordo – In Capitanata, come nel resto del Sud, c’è bisogno di riqualificare e ammodernare una rete infrastrutturale obsoleta e inadeguata alle esigenze espresse da imprese e cittadini.

Le strade, le ferrovie, i porti e l’aeroporto civile di Foggia devono essere connessi tra loro per connettere la nostra comunità al resto dell’Italia, dell’Europa e del Mediterraneo, così da mettere a valore vocazioni e competenze di grande pregio.

Per ottenere questo risultato servono una visione politica focalizzata su pochi e qualificati obiettivi, una maggiore efficienza tecnico-burocratica ed una diffusa sostenibilità finanziaria e ambientale – conclude Michele Bordo – E serve la positiva coesione tra i diversi livelli di governo che il Partito Democratico è impegnato a costruire con le elezioni europee e amministrative”.

 

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Commenti

  • Chiarisco. Per l’Unione Europea, un finanziamento dei Progetti si intende “impegnato” e, quindi stanziato e utilizzato per l’intero importo, quando sono stati realizzati lavori per OLTRE il 60% e sono state materialmente pagate dall’Ente, cioè versate, somme per almeno il 50% del valore del progetto. I nostri Amministratori, invece, pretendono di aver “utilizzato” il finanziamento UE quando hanno DELIBERATO e APPROVATO il Progetto. Sta qui tutta la questione del mancato “UTILIZZO” dei Fondi UE, oltre alla mancanza di idee e di progettazione. Io che sono cattivo e maligno, dico che i progetti non si fanno perché gli amministratori sono incapaci a progettare e, come sempre, aspettano l’idea, il suggerimento dell’Impresa che intende realizzare il progetto, solo che le imprese, sapendo come sono fiscali i Commissari UE, non si azzardano a suggerire idee che poi, magari, altre imprese eseguiranno.

    ilproletario 14/05/2014 22:52 Rispondi
  • L’Onorevole conosce la teoria. Perché quando ne aveva l’occasione non l’ha messa in pratica? Ho conosciuto un anziano ingegnere che, nella sua vita, è stato molte volte chiamato a far parte delle Commissioni per il controllo e collaudo dei progetti finanziati dai programmi UE. Mi spiegò che, per gli amministratori italiani, il loro dovere si conclude con l’approvazione delle delibere e delle concessioni, mentre i Commissari UE vogliono esaminare i Progetti, ma anche i lavori eseguiti, le fatture emesse e quietanzate, i bonifici emessi, le contabili bancarie di addebito in conto e di accredito. Mi raccontò che in Spagna, per esempio, progettano un ponte e iniziano subito a costrurlo mentre ne chiedono il finanziamento UE. Quando interviene la Commissione UE per l’approvazione del progetto, il ponte è stato già costruito per il 60-70% e sono pronte tutte le documentazioni di spesa di cui sopra, per cui il progetto è rapidamente approvato. Quando il ponte è ultimato e collaudato, se ne chiede l’erogazione dei finanziamenti. La Commissione interviene, trova le carte, tutte le carte a posto e in breve tempo paga. Che si fa dei soldi ricevuti? Subito si provvede, per esempio a costruire una scuola, seguendo la stessa procedura, e così via.In Italia, invece, si aspetta l’erogazione dei finanziamenti per finire un lavoro e, a questo punto, i soldi non verranno mai se prima non si conclude il progetto!

    ilproletario 14/05/2014 22:40 Rispondi
  • OOOOOOOOO,
    AVAST!!!!!!!!!!
    N’T SUPPURTEM CHIO’
    Te lo do se vuoi il voto pur di non vederti più

    E che diamine…….. Nemmeno un briciolo di dignità! Stai raschiando il fondo, lo sai o no?
    ……….

    Anonimo 14/05/2014 22:00 Rispondi

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