Dopo la soppressione del Tribunale di Lucera per i cittadini lucerini è in arrivo un altro dileggio. Sarebbero, infatti, almeno quaranta gli indagati accusati di interruzione di pubblico servizio durante il 14 settembre 2013, quando avvenne la soppressione del Palazzo di Giustizia di Lucera. In quella giornata, cittadini e avvocati si riversarono davanti al palazzo di giustizia, celebrando un consiglio comunale straordinario e manifestando per il servizio importante sul territorio cui venivano sottratti.
Tra gli indagati, la maggioranza sarebbero avvocati che, ovviamente, in numero maggioritario, in quanto operatori della giustizia, difendevano un diritto della collettività nell’utilizzo di un’istituzione fondamentale come il tribunale, nel proprio territorio. È quanto denuncia il deputato socialista Lello Di Gioia, che interroga il ministro della Giustizia, Andrea Orlando: «la manifestazione pur nella forte delusione della cittadinanza che si sentiva privata di un ulteriore servizio importante da parte dello Stato, si era svolta sostanzialmente in maniera pacifica – si spiega nell’interrogazione – e, nel primo pomeriggio, gli operai cominciavano, infatti, le operazioni di primo trasloco, con scatoloni, pc, e fascicoli. Apprendere ora – rincara Di Gioia – che oltre alla chiusura stanno per arrivare denunce nei confronti dei cittadini che quel giorno protestarono, rischia di ampliare la distanza e le tensioni nei confronti delle istituzioni dello Stato, che vengono sentite sempre più distanti dalle necessità dei territori. Si aggiunge a questo, la conferma della facile previsione che la scelta di privare un territorio, a forte presenza criminale, di un presidio di legalità avrebbe determinato una preoccupante impennata dei reati». Nella speranza che l’inchiesta in corso possa ristabilire la piena verità su quanto accaduto, e fermo restando la piena autonomia della magistratura, Di Gioia chiede ad Orlando anche se siano stati effettuati accertamenti sugli effetti negativi per il territorio, dovuti alla mancanza del Palazzo di Giustizia, e se vi sia la volontà di rivedere la decisione presa, sia per quanto riguarda Lucera che per altri Tribunali, cosiddetti minori, che svolgevano una funzione fondamentale di deterrenza alla criminalità.