«L’arretratezza delle infrastrutture di mobilità è un pesante handicap con il quale il territorio della capitanata deve fare i conti e, di fatto, determina l’impossibilità per gli operatori economici di poter competere, ad armi pari, con altre realtà produttive del Paese. Tutto ciò, in una situazione in cui la crisi economica continua ad affossare lo sviluppo e ad aumentare in termini esponenziali il numero dei disoccupati, appare del tutto incomprensibile e irragionevole. Non si può più sopportare tali ritardi, come non si può dimenticare lo spreco delle risorse pubbliche sino ad ora investite e gli ostacoli burocratici e politici posti da chi colpevolmente tende a ritardare i lavori di tale opera nel tentativo di declassare l’aeroporto e l’intera economia del territorio». È lo sfogo del deputato Lello Di Gioia (Psi) sull’annosa vicenda della piena operatività dello scalo foggiano Gino Lisa che – sottolinea – «ha ormai assunto i toni della farsa: un’opera per la quale sono già state spese decine di milioni di euro». La nuova interrogazione parlamentare, indirizzata al ministro di Infrastrutture e Trasporti, auspicandone l’intervento da parte del Presidente del Consiglio, prende il via a seguito della manifestazione indetta ieri da associazioni e comitato “pro Gino Lisa”, davanti alla sede di Aeroporti di Puglia a Bari, per decidere, in tempi rapidi, non solo l’apertura dello scalo ma l’avvio dei lavori per l’allungamento della pista. «Sulla realizzazione di tale opera, il sottoscritto ha presentato numerosi atti di sindacato ispettivo, eppur nonostante continuano a riscontrarsi ritardi e scelte che rischiano di penalizzare un territorio già duramente in crisi. Appoggio anche dalla Camera di Commercio e l’Associazione Industriali di Foggia, convinti della importanza strategica dello scalo per l’intero comparto dell’economia locale.
«Non è più tempo di tergiversare considerando anche che il prossimo 30 giugno scadranno i termini per usufruire dei 14 milioni di euro di fondi comunitari destinati all’allungamento della pista e – evidenzia il deputato Psi – i cittadini e gli operatori economici non potranno accettare in silenzio tale eventualità, che si accompagnerebbe ad altre sottrazioni, come lo spostamento dell’Agenzia per la sicurezza alimentare, che di per sé ha rappresentato una preoccupante avvisaglia. Non si possono più sopportare tali ritardi, come non si può dimenticare lo spreco di risorse pubbliche sino ad ora investite e gli ostacoli burocratici e politici posti da chi, colpevolmente, tende a ritardare i lavori dello scalo, nel tentativo di declassare l’aeroporto e l’intera economia del territorio».
«Oltre le formali dichiarazioni di buona volontà, come si intende attivarsi, nell’ambito delle proprie competenze, sul necessario confronto con le istituzioni regionali e Adp, affinché si concluda questa annosa vicenda della piena operatività dell’aeroporto Gino Lisa, e si diano risposte alle istanze avanzate dai comitati locali, per dare il via, in seguito, ad un reale potenziamento infrastrutturale dell’intero territorio che rappresenta un fattore strategico per la ripresa e lo sviluppo economico».