Fra i tantissimi talenti che negli anni la nostra cara Manfredonia ha partorito e che hanno abbandonato il patrio suolo per trovare migliore fortuna altrove, siamo felicissimi di annoverarne uno in particolare che tanto lustro ha dato al suo Paese e alla città che gli diede i natali, anche se sono in pochissimi a saperlo. Questi è Bartolomeo Principe, affermato pittore e gallerista che da molti anni si è trasferito in Finlandia dove vive e opera. Oggi, 7 maggio 2014 con i suoi dipinti rappresenterà l’Italia in un mostra collettiva allestita in una importante galleria di Helsinki. Con lui esporranno altri tre noti pittori di fama mondiale: Marie Jose Dings (Olanda), Pavec Landagraf (Repubblica Ceca) e Matti Sirvio (Finlandia). La collettiva è intitolata: “Rest stops and dialogues in Europe” alla quale inaugurazione si prevede la presenza di ministri, ambasciatori e alti esponenti della politica. La stessa rientra nel quadro delle iniziative indette in occasione delle elezioni europee del 25 maggio prossimo. Il tema scelto da Bartolomeo sono gli “Etruschi”.
Già nel mese di marzo scorso le tele dell’artista sipontino sono state esposte nella Galleria Paroni di RIIHIMÄKI, città a circa 60 km da Helsinky riscuotendo uno strepitoso successo di pubblico e di critica. La tecnica adoperata dall’artista è dell’affresco a “strappo” dove si fondono in una stupenda sintesi colori e immagini che lo riportano ai ricordi dell’infanzia e della sua prima giovinezza trascorsi sugli arenili del Golfo di Manfredonia e tra la incommensurabile bellezza del Gargano. Alla cerimonia di inaugurazione, animata da Janne Kataja, famoso presentatore della tv finlandese, sono intervenute note autorità finlandesi, tra cui il Presidente della Repubblica finlandese sig.a Tarja Halonen, il Sindaco di Riihimäki Seppo Keskiruokanen e la dott.ssa Tarja Gerkel in rappresentanza del Console israeliano di Helsinki, che hanno apprezzato le opere dell’artista italiano ed espresso giudizi positivi sull’iniziativa. La mostra è rimasta aperta fino al 30 marzo scorso. La tecnica degli affreschi a strappo porta ad impegnare l’artista a seguire la scuola dei decoratori dell’antica Roma. Detta tecnica richiede una notevole conoscenza dell’arte pittorica alla quale non sono ammesse esitazioni e correzioni. Al termine, l’artista attende che il dipinto sia ben asciutto prima di incollare su di esso una tela. Quindi lo “strappa” restando il dipinto incollato alla tela in negativo. “Per trasferire in positivo l’opera, l’artista applica un’altra tela sul retro dell’affresco strappato, successivamente scioglie la colla staccando la prima tela e l’affresco autentico resta trasferito sulla seconda ottenendo così l’opera finita.”, riferisce l’architetto Franco Sammarco di Manfredonia. Ma parliamo di Bartolomeo Prencipe e della sua straordinaria avventura. Da piccolo – ci racconta Bartolomeo in una breve nota autobiografica – sognava di andar via da Manfredonia, conoscere il mondo. La cittadina più lontana che visita, S. Giovanni Rotondo. Il suo grande sogno, conoscere le grandi città. Accompagnato da un parente raggiunge Milano. A 16 anni, accompagnato dal cognato si reca in Germania dove ha dovuto superare molti ostacoli per inserirsi. Atre grandi esperienze, a Parigi e poi Amsterdam, per fare ritorno in Germania dove incontra Asta Heleena, finlandese, colei che diventerà sua moglie. Passano un periodo di tempo a Milano dove nasce la primogenita Elsa Paola. Si trasferiscono definitivamente in Finlandia. Imparata la lingua l’intraprendente Bartolomeo si cimenta in numerose attività lavorative legate all’arte. sua eterna passione. Prima vetrinista poi fotografo, due bellissime esperienze che gli hanno consentito di aprire un negozio fotografico e due piccole Gallerie d’Arte. Specializzatosi nella tecnica dell`Affresc-Strappo, Bartolomeo Prencipe, a tempo pieno si dedica all’arte e alla sua Galleria. Ha partecipato a due personali in Israele ottenendo un buon successo. Numerose altre mostre allestite in Finlandia gli hanno procurato importanti riconoscimenti dall’Istituto di Cultura Italiano di Helsinky e dall’ambasciatore. Vincitore di due borse di studio e di un primo premio con il dipinto sul tema “Shabbat” dall’Ambasciata Israeliana di Helsinky. I due figli, Elsa Paola e Massimo, sposati con prole e la moglie Asta Heleena parlano correttamente l’italiano, segno che l’amico Bartolomeo non ha dimenticato le sue radici. La redazione di Manfredonianews.it da queste colonne, anche a nome dei suoi affezionati lettori esprime eterna gratitudine al nostro benemerito concittadino e alla sua splendida famiglia per l’impegno nel portare alto il nome dell’Italia e di Manfredonia.
Matteo di Sabato