Giungono segnalazioni sulla scarsa igiene in alcune delle aule scolastiche sipontine. “Non si può accettare oltre che i nostri figli e quanti lavorano nei plessi scolastici si ritrovino a trascorrere le proprie giornate in ambienti poco igienici”, commenta il Sindaco Riccardi.
L’appello al Governo era stato lanciato anche da Angelo Riccardi nel settembre scorso, mesi prima che il Senato approvasse il “decreto del fare”; la riduzione dei finanziamenti all’appalto di pulizia nelle scuole è, invece, divenuta realtà. Tanto reale quanto le segnalazioni che si stanno rivolgendo allo stesso Sindaco per lo stato in cui alunni, insegnanti e genitori trovano le aule delle nostre scuole, tanto reale quanto lo sono circa venticinquemila persone in tutta Italia e poco meno di duecento nella nostra Manfredonia, i cosiddetti ex Lsu Ata (a cui si sommano anche quelli degli appalti storici), che si ritrovano ancora una volta ad inseguire il semplice rispetto della dignità, oltre che della professionalità sin qui acquisita. Una rincorsa dura e che va avanti da anni, un tempo così lungo che non fiacca la resistenza dei lavoratori in questione e, anzi, li galvanizza ulteriormente.
“Sempre più spesso ricevo segnalazioni di genitori – dice il Sindaco Riccardi – che lamentano la scarsa pulizia delle aule e dei banchi occupati dai propri figli. Non mi consola la considerazione che ciò è fisiologico, vista la riduzione del tempo da dedicare a tali mansioni. Non si può accettare che i nostri figli e quanti lavorano nei plessi scolastici si ritrovino a trascorrere le proprie giornate in ambienti poco igienici”.
Il risultato delle gare Consip non lascia adito a dubbi ed era facilmente preventivabile, considerata l’offerta in forte ribasso rispetto al prezzo d’asta, che fosse l’ultimo anello della catena a pagare lo scotto maggiore: i lavoratori. Passare da 35 ore di impiego settimanale a 18 è un grosso danno per la scuola e per gli ex Lsu Ata, che così vedono dimezzate le già esigue retribuzioni che competevano loro. “Si deve tenere conto, infatti, che di quelle 18 ore ben più della metà vengono coperte dalla cassa integrazione. In pratica il Ministero dell’Istruzione – aggiunge Angelo Riccardi – non riesce più a garantire la copertura economica e passa la palla al Ministero del Lavoro, che copre attraverso la CIG. Dove è il risparmio economico?”.
Lo sforzo chiesto, al momento disatteso, gioverebbe su più fronti: su quello economico, in quanto verrebbe eliminata l’intermediazione di manodopera e non si taglierebbero salari e posti di lavoro, e su quello funzionale, considerato che gli ex Lsu lavorerebbero sotto la gestione dei dirigenti scolastici che, in questi anni, non hanno avuto modo di gestire i lavoratori direttamente, poiché dipendenti di cooperative e consorzi estranei alla scuola.
Il Sindaco prosegue, tornando a chiedere con vigore che “il Governo valuti più approfonditamente, con la dovuta sensibilità, le sorti dei lavoratori in questione. Se ci sarà la necessaria volontà si potrà accogliere la richiesta, supportata da dati oggettivi e che vanno in una sola direzione: internalizzare equivale a risparmiare denaro pubblico e a dare i giusti meriti a chi lavora nei plessi scolastici, in condizioni precarie e facendo di necessità virtù, da tanti anni”.
“Non si può rinviare oltre e continuare con proroghe su proroghe, che non danno alcuna certezza. Si apra, piuttosto e celermente, un tavolo per discutere di internalizzazione e non di tagli. Lo si deve alle tante famiglie – conclude Riccardi – che vedono le loro casse dimezzarsi da un reddito che già di per sé serviva a stento per fronteggiare le spese minime di sussistenza, lo si deve alla dignità lesa dei lavoratori, lo si deve ad una scuola pubblica sempre più compromessa”.
Matteo Fidanza
Ufficio Stampa e Comunicazione – Città di Manfredonia
Guardi Sig.Sindaco che le scuole di Manfredonia, per la maggior parte, da sempre sono state oggetto di lamentele da parte dei docenti e dei genitori degli alunni,perchè poco pulite.Se non crede, visto che Lei le scuole non le frequenta, chieda alle mamme degli alunni, e ne avrà la conferma. Non è una questione di quest’anno. Quindi non approfitti della situazione del “l.s.u.” e non speculi.