Magnificare un calciatore, dopo che ha appeso le scarpe al chiodo è pleonastico, ma se vi pare esagerato redigere un articolo per ricordare un atleta eccezionale, bene… io mi assumo le responsabilità del caso. Per Luca Attanasio potrei discettare e descriverlo come di uno dei prototipi del calcio moderno, fin troppo ligio al cuore da abbandonare qualsiasi velleità forestiere, per macinare chilometri sulle “terre battute” di Capitanata. Il nostro, dalla cognizione anatomica ben definitiva fin da quando era sedicenne, fu notato da mister Donatino Di Bari, allenatore della Beretti. Nel 1974 (esordio il 28/04/1974 a Trani) arriva la convocazione in prima squadra grazie a Silvio Paciello, ma Luca già proveniva già da due match settimanali proprio con la Beretti e prima con gli Allievi. Fu utilizzato sia come difensore, e poi come centrocampista euclideo, sia nel Manfredonia e poi nel Lucera. Frequentando in questi ultimi mesi la cittadina sveva, “là dove batte il cuore”, ho pensato a Luca, come fulgido esempio di dedizione allo sport, e all’agonismo più limpido; e la nostalgia per la maglia biancoazzura, dal colletto bianco, e calzettoni bianchi, resta un ricordo indelebile nella mente di me ragazzino, che agognava di vedere nell’agone sipontino grandi squadre. E Luca, Michele, Gaetano, Sasà, erano gli alfieri dei nostri colori e dei nostri sogni. Tra le tante significative esperienze di Luca Attanasio, ricordiamo la convocazione nella nazionale Dilettanti, e, con i lucerini, un terzo posto in Serie D. Nella sua breve ma intensa carriera calcistica, c’è da ricordare anche l’esperienza come allenatore, con la San Carlo e la Castriotta. Ha smesso di giocare nel 1986, quando aveva 29 anni (è nato a Manfredonia il 13/11/1957), per dedicarsi al lavoro, anche se dopo Lucera, ha giocato per pochi mesi con il San Severo. L’ultima partita con i sipontini, il 21/05/1978, contro il Monopoli, persa in casa per due a zero. L’immortale Chronos è tiranno, e i ricordi sono la linfa per superare meschini propositi terreni, concedendomi una prosa per omaggiare una “magnifico” sportivo come Luca.
Giovanni Ognissanti
Avete ragione a parlare bene di Luca …è stato un buon calciatore e adesso è un buon uomo rispettato da tutti gli sportivi e non sportivi! Come lo stesso possiamo dire dei vari Ionata-Grasso-Palladino e altri di quelli citati che sono in attività e che godono della stima e dell’affetto sia dei giovani calciatori e sia di quelli non più giovanissimi e maggiormente dei loro genitori ….uomini e tecnici di una grande umanità e preparazione!!! Certamente Luca Attanasio li conoscerà.
Carissimo Luca ,ho avuto il piacere di vederti giocare e devo paragonarti al grande mancino dell’Inter e del Real Madrid,un Brasiliano …un certo …Roberto Carlos..se non sbaglio !? La saluto e le auguro una buona vita.
Grazie mille sig.tifoso Tonino ’45. Grazie mille per il suo intervento e delle belle frasi che hai scritto sia a me che ai miei ex compagni, tutti bravissimi che hanno fatto grande e portato in alto il nome di Manfredonia. Sarei graditissimo se ti faresti conoscere in separata sede, magari tramite mail, la mia mail: atta.nasio@alice.it. Un abbraccio Luca Attanasio
UN SIMPATIZZANTE TIFOSO DEL MANFREDONIA TI RICORDERA’ PER SEMPRE NEL CUORE. MICHELE
Ciao Michelangelo, hai perfettamente ragione. Un carissimo abbraccio Luca Attanasio
Grazie mille sig. Michele, anche a te vale la risposta fatta al sig.Tonino ’45. Un abbraccio Luca Attanasio
Ciao, Luca, non dimenticare che quando giocavi con me nella Berretti, io ero il tuo capitano. Scherzi a parte, all’amico Giovanni Ognissanti, a cui va comunque il plauso per aver ricordato un amico in comune, devo ricordargli un particolare molto importante e solo perché in quegli anni e fino al 1975, ho giocato con le giovanili del Manfredonia: chi ha scoperto Luca Attanasio, non è stato il Maestro Donatino Di Bari,che ancora non era al Manfredonia, bensì il Maestro Nino Ferulli, in quegli anni allenatore della Berretti. Grazie.
Ciao Michelangelo, hai perfettamente ragione. Un carissimo abbraccio Luca Attanasio
Grazie mille… un abbraccio a tutti, Luca Attanasio
Tanti sono quelli che hanno dato e che ancora danno allo sport di Manfredonia.Io ricordo ancora Michele Totaro ( U Bleck ) che atleta e che uomo e come lui tanti sono ancora quelli che ricordo come il professore Pizzigallo il “tutor” del Manfredonia e tanti ancora che non ci sono più tra noi fisicamente,ma spiritualmente sono sempre lì allo stadio e la stessa aria che si respira è impregnate della loro presenza…sempre !!!!!
Comunque uomini come Attanasio ancora forti e presenti ci sono e andrebbero citati e fatti presenti,gente come i vari :G.Osbello,A.Pisani,Lorenzo U previto-Trotta,F.Grasso,G.Murgo,A.Santamaria,A.Trombetta,R.Ciociola,M.Rago,L.Attanasio,M.Ionata,M.Palladino…..poi,vengono gli altri che sono pure bravi !
A tutti questi uomini di grandi valori e di vita sportiva dedicata al calcio che dovrebbero andare i nostri ringraziamenti ed essere presi come esempio di lealtà e sportività per i nostri figli e i giovani della società !!! Grazie alla redazione .
Grande Luca! Amicone mio dei bei tempi passati. Ti ho servito centinaia di volte a tavola la domenica alle undici e trenta la pastasciutta prima delle partita interna col Manfredonia. Ancora prima mi ricordo quelle tante bevute alla fontana sita proprio davanti a casa tua vicino a Ciummariello, il locale che gestiva mio padre, durante e dopo le tante partitelle al pallone nella villetta davanti casa tua. Sei stao un grande! Se nascevi ualche centinaio di km. più al nord oggi saresti il CT della Nazionale. Ciao Luca!
Matteo Santovito (Figio di Franco u’ ristorant).
Grazie Matteo di avermi riportato indietro nel tempo, un grande abbraccio, Luca Attanasio