Lunedì 4 Novembre 2024

Sfratti Foggia, interrogazione parlamentare di Lello Di Gioia

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Il deputato Lello Di Gioia (Gruppo Psi – Camera dei Deputati) scrive una interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno, Angelino Alfano, chiedendogli se «non si ritiene incivile, in un Paese come il nostro, pensare di sfrattare delle persone, oltretutto da un alloggio pubblico, alcune riconosciute invalide al 100 per cento, che hanno contratto una malattia per cause di servizio e versino in condizione di documentata difficoltà economica». La storia riguarda tre ex vigili del fuoco: Pierangelo Melino, Luigi Antenozio e Antonio Fontanas, che tra poco meno di un mese, potrebbero dover abbandonare la propria casa, concessagli in edilizia sovvenzionata. Accade in Puglia, a Foggia. L’assegnazione dell’alloggio – si ricostruisce nella interrogazione – è stata revocata con decreto prefettizio e, nel corso degli ultimi anni, sono stati emessi atti di escomio nei confronti di Melino, Antenozio e Fontanas, in base alla Legge 12 luglio 1991. Le persone coinvolte inviano alla Prefettura di Foggia e all’Amministrazione comunale, relazioni attraverso le quali chiedono la soppressione del provvedimento, ed espongono, inoltre, le ragioni economiche, nonché di salute che rendono impossibile l’allontanamento dalle proprie dimore. In alcuni casi, infatti, è stata riconosciuta l’invalidità al 100 per cento come “malattia per causa di servizio”.

«Qualora l’alloggio fosse ancora occupato alle ore 10:00 del 19 del prossimo maggio, si procederà al rientro in possesso con l’assistenza della forza pubblica» rende, però, noto la Prefettura nell’ultima comunicazione, che fa seguito alle precedenti e in cui si afferma che: «le richieste di sospensione, stante la normativa vigente, non possono essere accolte e, facendo riferimento alla delibera Cipe del 20 dicembre 2001, precisa che la decadenza dell’assegnazione avviene automaticamente alla data di cessazione dell’incarico di servizio che ha determinato l’assegnazione dell’alloggio». A nulla è valsa  – sottolinea Di Gioia – la richiesta presentata circa due mesi fa da parte del sindaco di Foggia, Gianni Mongiello, di «sospensione delle misure di revoca degli alloggi per i VV.FF Antenozio Luigi, Fontanas Antonio e Mielino Pierangelo, in base alle certificate e serie motivazioni di salute, nonché circostanziate ragioni di natura economica», pur evidenziando che non rientra nelle possibilità dell’ente locale l’alternativa, per il momento, di una idonea sistemazione. «Fatte con rapidità le opportune verifiche, – scrive il deputato al ministro dell’Interno – sarebbe necessario e urgente, concordare con la Prefettura di Foggia la possibilità di soprassedere ai procedimenti descritti, al fine di sospendere immediatamente le procedure di sfratto e trovare soluzioni alternative e decorose per persone che, come nei casi descritti, hanno svolto con coscienza la loro professione al servizio dei cittadini. Sarebbe, di conseguenza, opportuno – conclude il deputato – rivedere le norme in oggetto, al fine di riconoscere, in determinati casi come quelli all’esame, che alle persone interessate sia data la possibilità di continuare a usufruire dell’alloggio a loro assegnato, restituendo dignità e diritti conquistati lavorando al servizio dell’intera comunità».

Articolo presente in:
Capitanata · News

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