Le falesie del Gargano belle e impossibili
Sono belle da vedersi ma, attenzione!, potrebbero costituire un pericolo per chi non osservasse le distanze di sicurezza. Le falesie garganiche sono esposte agli effetti spesso devastanti del vento, della pioggia e dei marosi ma anche del sole eppertanto possono essere soggette a defaillance, tipo caduta sassi, se non proprio rovinose frane. Eventi che in passato si sono verificati ed hanno provocato danni, feriti ed anche morti. Occorre pertanto tenerle nella giusta considerazione avendo ben presenti le disposizioni che le competenti autorità hanno previsto e codificato in apposite ordinanze. Basta osservarle per rimanere al sicuro e godere di quella austera e solenne compagnia. Insomma belle e impossibili. Al fine di rinverdire le norme che sovrintendono alla tutela delle falesie, ma soprattutto alla salvaguardia dei cittadini che si avventurassero lungo i tratti di costa sovrastate da quelle alte scogliere, il comandante della Capitaneria di Porto, Capitano di Fregata Marcello Luigi Notaro, ha convocato presso la Capitaneria di porto di Manfredonia, una riunione alla quale hanno partecipato i rappresentanti dei Comuni costieri di Monte Sant’Angelo e Mattinata, il comandante dell’Ufficio circondariale marittimo di Vieste, l’Ufficio di protezione civile della Provincia di Foggia, l’Autorità di bacino della Puglia. 
Fine dell’iniziativa è stato quello di “esaminare la valutazione – ha spiegato il comandante Notaro – effettuata dall’Autorità di Bacino in collaborazione con i Comuni costieri, delle situazioni di pericolo geomorfologico delle coste garganiche e le conseguenti valutazioni riportate o in procinto di esserlo, nel Piano di assetto idrogeologico. Una ricognizione, evidentemente, indispensabile per supportare le previsioni dagli stessi Comuni nei rispettivi Piani di protezione civile, circa possibili rischi da fronteggiare sulle aree a mare, nonché per aggiornare i Piani comunali delle coste per una corretta valutazione del sedime demaniale in funzione del loro possibile uso”. L’Autorità di bacino ha rimandato agli studi di dettaglio dei Comuni di riferimento, una più completa pianificazione delle criticità riscontrate. In questa prospettiva il comandante Notaro ha sollecitato gli intervenuti, ognuno per quanto di competenza, “a spendersi per un sinergico sforzo mirato alla tutela del cittadino”. Un esempio in tal senso viene dal Comune di Mattinata che ha acquisto in consegna della Capitaneria di porto di Manfredonia, tratti di costa per essere sottoposti ad una meritoria attività di risanamento e salvaguardia giusta un progetto finanziato dalla Comunità europea. Non è stato escluso che a risanamento effettuato possano essere quantomeno alleggeriti i vincoli gravanti sull’utilizzo di quel litorale. I partecipanti al summit hanno poi effettuato un sopralluogo su alcune aree oggetto di recenti movimenti franosi lungo la costa ricadente nell’agro di Monte Sant’Angelo, per verificare sul posto i possibili interventi da programmare e realizzare. Lungo il fronte della località Chiancamasitto, il Comune di Monte Sant’Angelo ha effettuato negli anni scorsi alcun interventi di protezione del fronte delle falesie.
E’ stato convenuto, infine, di effettuare in una prossima missione, una più approfondita osservazione dello stato delle falesie garganiche dal mare a bordo di una motovedetta della Guardia costiera con la partecipazione degli altri Comuni rivieraschi e dei competenti funzionari della Regione Puglia. “Le attività promosse – ha rimarcato il comandante Notaro – tendono a favorire le auspicabili iniziative aventi l’obiettivo di porre in opera nell’imminenza della stagione estiva, tutti quegli accorgimenti per una tranquilla fruizione del mare”.
Michele Apollonio
