Il decimo appuntamento della stagione teatrale al Dalla ha visto un evento eccezionale per la nostra città: la rappresentazione del romanzo Journal d’un corps, recitata personalmente dal suo autore, l’arcinoto scrittore francese Daniel Pennac. Da grande comunicatore qual è, Pennac ha voluto fare ai suoi tanti fan un regalo, un incontro informale allo stesso Teatro Dalla, il giorno precedente lo spettacolo. Per quelli che ammirano e amano la sua opera è stato davvero un avvenimento memorabile. Dopo il saluto e una breve introduzione dell’assessore alle Politiche sociali e culturali, Paolo Cascavilla, Pennac, che comprende l’italiano, anche se ha asserito che si vergogna di non parlarlo, ha ascoltato, e risposto, con l’aiuto della sua interprete, alle tante domande dei suoi lettori presenti in teatro. Anticipando alcuni brani dello spettacolo, è riuscito a coinvolgere il pubblico, pur parlando in francese, e a scatenare l’entusiasmo dei tanti intervenuti a salutarlo. Il libro Storia di un corpo è il diario puntiglioso che il protagonista tiene dai dodici agli ottantasei anni; la storia del suo giardino segreto, giardino che man mano diventa universale, trattando di cose che capitano alla maggior parte della gente nel corso degli anni. Infatti, dice Pennac, scrivendo il libro, ad un certo punto si è reso conto di non parlare più solo del proprio corpo, ma di quello di tutte quelle persone che ha visto vivere, nascere, crescere, invecchiare e morire, tutti coloro che nel corso della sua vita ha accompagnato alla porta (alla morte), dunque il corpo di tutti. Al termine dell’incontro non si è risparmiato dall’offrire ai tanti appassionati dei suoi libri il piacere di averli autografati, non con una semplice firma, ma con fumetti e disegnini di ometti che urlano il nome del possessore del libro. Grazie alla splendida regia di Clara Bauer, questo libro è divenuto un appassionante spettacolo che, dopo aver girato l’Italia, domenica 6 aprile è giunto al Teatro Dalla. E grazie anche al Comune di Manfredonia e alla Bottega degli Apocrifi, per la scelta di offrire l’evento a quanti ammirano l’opera di Pennac.
Mariantonietta Di Sabato