Per iniziativa dell’assessore ai LL. PP. Salvatore Zingariello, di concerto con l’assessore alle Risorse del Territorio e Sviluppo Economico, Antonio Angelillis, su proposta del dirigente del 6° Settore “Lavori Pubblici e manutenzione”, Ing. Giovanni Spagnuolo, la Giunta Municipale con delibera del 7 luglio 2010 approvò lo studio di fattibilità per il recupero e valorizzazione del fossato del castello, utilizzando i finanziamenti previsti dal Programma Operativo approvato dalla Commissione Europea PO Fesr 2007/2013 e recepito dalla Regione Puglia. Superate le formalità burocratiche tale progetto è divenuto operativo. Infatti, il 26 marzo scorso, sono stati portati a termine i lavori per il recupero e la valorizzazione del fossato del Castello. Finalmente cittadini e turisti potranno ammirare una delle opere più geniali partorite dalla mente del grande monarca e fondatore della città, re Manfredi. Con la eliminazione dei numerosi alberi e piante che occupavano l’intero perimetro del fossato, il maniero, ha acquistato un altro aspetto. Le piante messe provvisoriamente a dimora oltre sesssant’anni fa dal compianto vivaista, Antonio Tasso, al quale il Comune aveva affidato la gestione del verde pubblico, non sono più state rimosse. Oggi, eccezion fatta per le quattro palme e un maestoso cipresso che la Soprintendenza di Bari ha ritenuto che venissero lasciati al loro posto in quanto, sia per qualità che per portamento, ben si incastonano con l’ambiente circostante. Nel corso dei lavori di espianto curati dallo Studio tecnico “Nemus et Hortus” dell’agronomo dott. Alfredo De Luca, a fronte di una previsione di quaranta piante da spiantare e riposizionare, ne sono state recuperate altre dieci. Esemplari rimessi a dimora nella zona verde di rispetto cimiteriale, esattamente nella lottizzazione “Gozzini”. Scelta molto oculata per la presenza di un ampio parcheggio e anche per porre rimedio a una scelta frettolosa, quanto scellerata, compiuta dalla P. A. per aver autorizzato la realizzazione di un obbrobrioso impianto fotovoltaico divenuto la vergogna della città. “Con questo primo intervento – ha affermato con orgoglio l’assessore Zingariello – oltre ad aver liberato il fossato dalle piante che ne occludevano la visuale, l’intera superficie del fossato, liberata dal materiale di risulta e da erbaccia, sarà dotata delle infrastrutture necessarie al fine di renderla fruibile a quanti volessero trascorrervi momenti di relax. (prato, panchine, illuminazione ecc.). Inoltre, la stessa struttura potrà essere utilizzata per scopi sociali, di intrattenimento, allestimento di spettacoli, conferenze e convegni all’aperto”. Anche l’arch. Franco Sammarco, relatore del RUP e capo sevizio “LL. PP. e Patrimonio storico, nonché responsabile del procedimento ha rimarcato la validità dell’intervento che, oltre alla tutela, alla valorizzazione e gestione del patrimonio culturale, mira alla promozione e alla crescita dell’economia turistica. E’ solo l’inizio. Si auspica di continuare su questa strada. Abbiamo ereditato un patrimonio storico, artistico, culturale e di tradizioni di inestimabile valore e che tutti ci invidiano. Amiamolo, cerchiamo di custodirlo gelosamente, abbiamone cura, perché questo è il futuro della nostra economia. Lasciamo alle nuove generazioni un mondo migliore. Non ci vuole molto, basta solo che ognuno di noi faccia il proprio dovere e ci aggiunga un pizzico di onestà e tanta buona volontà.
Matteo di Sabato
Ieri 24/11/2014, transitando nei pressi del fossato del castello ho constato che i lavori languono…. ho notato anche il cartello, che oltre ad una pletoria di nomi/cariche, riportava anche delle cifre e date, tra cui la fine dei lavori previsti per il :14/11/2014.
Considerando lo stato degli stessi era meglio che non mettevano l’anno…. a mio modo di vedere sono lì in attesa di essere eseguiti e chissà quando, nonostante una pletoria di nomi ed incarichi ?
Quanto descritto dall’assessore circa la fruibilità da parte della comunità, presuppone una vigilanza da parte di qualche addetto, come avveniva in passato. Se si lascia incustodito il tutto… il tutto sarà distrutto… la gente o meglio i ragazzotti vanno educati al rispetto e se non c’è nessuno a tal proposito non vedo un buon avvenire per tale fossato.
Si constata la presenza giornaliera e costante di due vv.uu. al mercatino rionale “Le tende”, uno basterebbe e l’altro in villa.. e dintorni, almeno vigila su qualcosa di concreto, compreso il parco giochi, molte volte vilipeso da ragazzotti ed anche… adulti.
Veramente, ad oggi, è ancora una indecenza constatare che il ” Fossato ” è pieno di erbacce, con ringhiere rotte e muri diroccati ed impianti di illuminazione distrutti. Sarà giunta l’ora che quel ” Fossato ” sia restituito al suo splendore ??? Staremo a vedere.
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